«Di Maio riconfermato, vergogna». L’ira della moglie di un pescatore “sequestrato”
«Hanno riconfermato Di Maio come ministro dimenticando la vicenda drastica dei 18 pescatori di Mazara. Hanno dimenticato che il ministro Di Maio ha permesso ad un altro governo, non riconosciuto, di trattare i nostri uomini peggio degli animali e andando a stringere loro la mano».
Lo sfogo della moglie di uno dei 18 pescatori sequestrati
È lo sfogo di Cristina Amabilino, la moglie di Bernardo Salvo, uno dei 18 pescatori di Mazara del Vallo sequestrati a settembre in Libia e liberati solo poco prima di Natale. «Hanno dimenticato – ha detto – che il ministro stesso ha dichiarato che sapeva quello che mangiavano i nostri uomini. Quando loro stessi non lo sapevano. Hanno dimenticato che il ministro ha dichiarato che arrivavano le medicine quando non era vero. Uno dei pescatori stava perdendo la vita».
Di Maio e la vicenda dei pescatori di Mazara
E poi ancora. «Hanno dimenticato che sono stati per 108 giorni con gli stessi vestiti», ha proseguito Amabilino, che per mesi ha protestato davanti a Montecitorio. «Hanno dimenticato che li facevano lavare con acqua fredda, hanno dimenticato che stavano al buio. Insomma hanno dimenticato tutte le torture fatte ai nostri pescatori. Hanno dimenticato che hanno tolto le tende sotto la pioggia ai familiari, dandole più difficoltà. Hanno dimenticato – ha concluso – l’incompetenza del ministro a gestire il sequestro e certo noi persone siamo numeri diventiamo essere umani quando ci sono le elezioni».
«Siete vergognosi»
La moglie del pescatore aggiunge: «Siete vergognosi. Ma non vi preoccupate, il 2023 arriverà presto. E poi quando venite a bussare la porta per il voto la troverete chiusa perché voi dimenticate. Io no, vergogna… E non dimentichiamo che nessuno ha chiesto scusa ai nostri pescatori. Anzi alcuni del Movimento 5 stelle sono venuti a fare la passerella e volevano anche essere lodati, ma andate a casa incompetenti…».