Covid, superati i 90mila morti. In Rianimazione il primo paziente con variante sudafricana
Crescono i contagi, cresce l’indice di positività, il numero complessivo di morti da inizio pandemia supera quota 90mila: è una giornata piena di ombre, quella di oggi, sul fronte Covid. E, ad aggiungere preoccupazione, arrivano anche le elaborazioni della Fondazione Gimbe sulla settimana 27 gennaio-2 febbraio, secondo le quali la curva dei contagi ha smesso di scendere e, anzi, in 9 Regioni ha ripreso a salire, mentre in 5 si registra un aumento dei casi attualmente positivi per 100mila abitanti. Non solo. Anche dal versante delle varianti arrivano segnali critici: a Corzano, nel Bresciano, l’intero paese è diventato un focolaio di variante inglese; a Varese il primo paziente identificato in Italia con variante sudafricana è stato ricoverato in terapia intensiva.
Superati i 90mila morti per Covid
Il bollettino Covid delle ultime 24 ore, redatto dalla Protezione civile e pubblicato dal ministero della Salute, rileva 13.659 nuovi contagi su 270.142 tamponi tra molecolari e antigenici. Ieri i numeri erano 13.189 contagi su 279.307 tamponi. Il tasso di positività sale così dal 4,7% al 5,05%, a fronte del 3,9% di appena due giorni fa. I morti per Covid nelle ultime 24 ore sono stati 421, vale a dire 56 in meno di ieri. Ma portano il totale complessivo da inizio pandemia a sfondare i 90mila. Per la precisione i decessi sono ormai 90.241.
Crescono i ricoverati in terapia intensiva
Per quanto riguarda i ricoveri, aumentano quelli in terapia intensiva: oggi sono 6 in più di ieri, per un totale di 2.151. Benché si tratti di poche persone, si tratta comunque di un dato in controtendenza rispetto a quello dei giorni scorsi, quando si erano registrati lievi, ma progressive diminuzioni. Resta confermata, invece, anche per oggi la flessione dei numeri dei ricoverati nei reparti ordinari: sono 328 meno di ieri, per un totale di 19.743. Gli attualmente positivi scendono di 4.445 unità, portando così il totale a 430.277, mentre il totale delle persone contagiate da inizio pandemia arriva a 2.597.446. I guariti e dimessi sono stati, infine, 17.680 per un totale dall’inizio dell’emergenza di 2.076.928.
Corzano: 1400 abitanti, 140 positivi alla variante inglese
Oltre ai numeri, preoccupa però anche la “qualità” del virus. Le varianti, infatti, iniziano ad avere un peso anche qui da noi. A Corzano, 1400 anime in provincia di Brescia, l’intero paese è diventato un focolaio di variante inglese, con il 10% della popolazione infettata. Le autorità sanitarie definiscono la situazione “sotto controllo”, poiché allo stato attuale non si registrano casi gravi. Ma i numeri spaventano, anche perché il 60% dei pazienti colpiti è costituito da bambini, che per lo meno sono asintomatici. Colpiti anche il sindaco, la moglie e il figlio. Secondo quanto riferito, comunque, nelle ultime 24 ore vi sarebbe stato un solo contagio. La situazione, dunque, è giudicata in miglioramento.
Il paziente con variante sudafricana in rianimazione
Sempre per quanto riguarda le varianti, non sono confortanti, poi, le notizie che arrivano da Varese, dove ieri è stato individuato il primo caso di variante sudafricana. Il paziente, un uomo di 60anni, che era rientrato nei giorni scorsi dal Malawi, atterrando a Malpensa, è stato ricoverato in rianimazione. Rispetto al caso “sono state messe immediatamente in atto tutte le misure di contenimento”, ha spiegato all’Adnkronos salute Paolo Grossi, direttore Malattie infettive dell’Asst Sette Laghi, che ha in carico il paziente.