Prosegue il Casalino show: «Salvini, Meloni e Renzi mi denigravano solo perché sono gay»
Giuseppe Conte è magico, indimenticabile. E gli avversari tutti crudeli e omofobi. Questo in sintesi il messaggio di Rocco Casalino, ospite questa sera a Ciao Maschio condotto da Nunzia De Girolamo.
Casalino si confessa ancora: Conte ti arriva dritto al cuore
L’ex portavoce di Conte torna a mettersi a nudo. Dal giorno della caduta del governo dell’avvocato del popolo l’ex del Grande Fratello è tra gli ospiti televisivi più gettonati. Non poteva mancare l’intervista dal salotto dell’ultimo talk sfornato da Rai1 in seconda serata. “Conte è una persona unica, ha una dote per cui ti arriva al cuore. A volte mi fa uno sguardo e mi arriva al cuore. È uscito da palazzo Chigi con dignità ed applausi”. Sono le prime parole, un po’ scontate, dell’ennesima confessione di Rocco.
Alla domanda sulle ormai famose lacrime in occasione del congedo dell’ex premier da Palazzo Chigi, Casalino non si sottrae. “Sì, certamente, piangevo per Conte e per l’ingiustizia che ha subito. Lavorare con lui è crescere ed imparare sempre qualcosa”. Poi è tornato a fare la vittima, difendendosi da presunti attacchi omofobi da parte del centrodestra. E dei giornali.
L’ex portavoce fa la vittima: Meloni e Salvini mi sfottevano perché sono gay
L’uomo della comunicazione di Conte, maestro di gaffe e indimenticabili ‘ritardi’, si sfoga. Complice il fascino suadente della De Girolamo,. “Anche a Palazzo Chigi le opposizioni, Meloni e Salvini, ma anche Renzi, hanno sempre cercato di denigrarmi ed insultarmi“. Nel calderone dei denigratori Casalino mette un po’ tutti. Alla rinfusa. Oltre ai pericolosi sovranisti anche il leader traditore di Italia Viva.
“Tutti falsi i retroscena su me, Conte e Di Maio”
“Così come, alcuni giornali mi hanno preso in giro solo per alcuni miei atteggiamenti o comportamenti. Che in verità sono tali solo perché sono gay. Venivano mascherate come prese in giro – dice con aria sconcertata – ma in verità sono atteggiamenti omofobici”. Poi denuncia tante falsità. Cattiverie vero o presunte sulla sua omosessualità. Un outing ‘prezioso’, per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica. Per far parlare di sé a tutti i costi. Soprattutto per vendere il suo libro, dal titolo inequivocabile, Il portavoce.
“Su Luigi Di Maio e Giuseppe Conte alcuni giornali hanno fatto uscire retroscena e pettegolezzi strani. Nonché totalmente falsi, solo perché io ero gay ed ero il loro portavoce. Anche quella è omofobia”.