Aveva la mascherina abbassata sul posto di lavoro: operaio licenziato in tronco, scoppia la polemica
Un operaio è stato licenziato perché aveva abbassato la mascherina mentre si trovava sul posto di lavoro. Una vicenda che sta destando scalpore e che è avvenuta alla Star, un’azienda del settore alimentare di Agrate Brianza, comune in provincia di Monza. Ne dà notizia il Corriere della Sera che in un articolo ha ricostruito tutto il caso. La vicenda risale al periodo che va tra la fine di dicembre e gennaio. A subire il licenziamento è stato un operaio 51enne della fabbrica che è di proprietà spagnola. Un caso che ha innescato polemiche.
Operaio licenziato: aveva la mascherina abbassata
L’ uomo era impegnato nel reparto in cui avvengono le preparazioni dei prodotti alimentari. Nel suo racconto, scrive il Corriere, in quel momento si trovava «praticamente solo», perché «il collega più vicino era a non meno di a sette metri di distanza». E aveva la mascherina abbassata sul mento. Tanto è bastato per far scattare il provvedimento disciplinare. Scrive il quotidiano milanese, non è il primo. Per effetto «della contestazione della recidiva» subito dopo è arrivata la lettera di licenziamento nonostante l’impugnazione da parte del sindacato. Per domani sono previste tre ore di sciopero a fine di ogni turno e si terrà anche un presidio davanti alla portineria. Dall’azienda, sempre secondo quanto riporta il Corriere, no comment.
La denuncia del sindacato
Per la Cgil è stato punito per il suo impegno sindacale. «Un iscritto, da oltre 20 anni alla Cgil e 25 anni dipendente in Star, a inizio gennaio ha ricevuto una lettera dove gli si contestava l’uso non corretto della mascherina, perché abbassata. Ed è stato contestualmente sospeso. Il 3 febbraio lo hanno licenziato». Un «pretesto – spiega in una nota la Flai Cgil – per liberarsi di un lavoratore impegnato sindacalmente». Mentre un altro operaio ha spiegato al Corriere: «Con una mascherina sola per un giorno intero è impossibile resistere, sotto sforzo non si può non abbassarla. Hanno voluto colpire lui perché ha promosso lo sciopero precedente e in assemblea si è schierato contro un accordo che l’azienda voleva».