Zingaretti detta la linea: “Faremo di tutto per non andare al voto e far risorgere gli amici di Trump”

15 Gen 2021 17:09 - di Eugenio Battisti

Portare la crisi in Parlamento è naturale, non è una sfida a Renzi. Il Pd ha fatto tutto per scongiurare questa rottura. Nicola Zingaretti, parlando all’assemblea del gruppo dem Alla Camera, cerca di tranquillizzare gli animi. Rivendica la scelta di aver fatto nascere (insieme a Renzi, ma non lo dice) il governo giallorosso. E manda messaggi chiari all’ex segretario rottamatore. Che – a suo dire – è responsabile del rafforzamento degli avversari sovranisti.

Zingaretti ai dem: nessun sfida a Renzi ma…

Nessun redde rationem, assicura il governatore del Lazio. “Non c’è alcuna voglia di rivalsa o di vendetta nei confronti di nessuno: non abbiamo nemici”. Ma la tensione in casa dem resta altra,  visto che non è affatto scontato che l’operazione-responsabili riesca. E se così non fosse Zingaretti dice esplicitamentedi temere “il risorgere degli alleati pro Trump”.

“No a collaborazioni con il fronte sovranista”

“Abbiamo chiarito e dobbiamo ribadire che per noi è impensabile qualsiasi collaborazione di governo con la destra italiana, sovranista e nazionalista“. Dico subito che, malgrado l’enormità di quanto sta avvenendo, non giudico che quanto accaduto sia un fulmine ciel sereno. Era una delle possibilità in campo e che noi abbiamo fatto di tutto per scongiurare”. Il segretario dem rifarebbe tutto, dice con un pizzico di orgoglio. Proprio tutto?

Il segretario Pd: rifarei tutto, anche il Conte 2

“Quanto accaduto – spiega –  è anche la conseguenza di una condizione politica che si è determinata all’avvio di questa esperienza di governo agosto 2019. Questo governo è figlio di una scelta che abbiamo fatto. E che rivendico e rifarei. Anche se tutti conosciamo i contorni della discussione che ci sono stati nell’agosto 2019. Ma è stato corretto i farci carico della governabilità del Paese”. Tutti – prosegue – avevamo chiari i rischi e limiti e anche l’eterogenità delle forze” del Conte 2. Eterogeneità? Forse qualcosa di più visto l’esito della coabitazione a Palazzo Chigi.

“Non possiamo far risorgere gli alleati di Trump”

“In questi mesi la nostra unità, il lavoro che è stato fatto, a livello politico e parlamentare,  è oggettivo”. Ma non nasconde gli errori. «In questo anno e mezzo di governo sono stati commessi molti errori. E ci sono state molte lentezze”. Però le urne no. Le urne per Zingaretti sono come la peste. “Dobbiamo tutelare la legislatura fino a quando sarà possibile. Ed evitare le elezioni anticipate. Impedire il paradosso che nel momento in cui in America vince Biden, si corra il rischio che gli alleati di Trump risorgano. Non sulla base di un’iniziativa ma di un errore”.

Allargare la maggioranza in modo trasparente

Come? Allargando la maggioranza attuale, che non ha i numeri. “In maniera aperta e trasparente ci si rivolge al Parlamento. Perché si possa definire un profilo di un allargamento possibile della maggioranza. Che, come detto a Conte, deve avvenire però dentro uno schema di garanzia dei contenuti e un profilo politico che dovrà essere costruito“.

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