Sondaggio Tecné, la Meloni sorpassa Conte: è lei la leader più popolare tra gli italiani

30 Gen 2021 13:10 - di Redazione
Meloni

Freccia, affiancamento, sorpasso. Fatto. Giorgia Meloni è in testa per gradimento nella graduatoria dei leader politici. La leader dei Fratelli d’Italia stacca il premier dimissionario Giuseppe Conte guadagnando lo 0,3 per cento rispetto a una settimana fa. Ora il suo personale consenso è schizzato al 38,4 per cento. Di tutt’altro segno la performance del sedicente Avvocato del popolo, che lascia sul terreno quasi un intero punto: esattamente lo 0,9 per cento. Un calo che coincide con la settimana delle dimissioni e che ora ricaccia Conte al 36,8 per cento. Staccato di oltre un punto dalla Meloni.

La Meloni è al 38%

Non va certo meglio al principale artefice della crisi di governo, Matteo Renzi, che si attesta all’11,6 per cento. Nel suo caso, tuttavia, la flessione è più contenuta di quella del premier dimissionario: appena lo 0,2 per cento. A rilevarlo, Monitor Italia, il sondaggio realizzato da Tecné per l’agenzia di stampa Dire. La rilevazione è stata effettuata con interviste il 29 gennaio 2021 su un campione di mille casi. Quanto alle performance degli altri leader, Matteo Salvini cresce di due decimali portandosi a quota 32,2 per cento. Incremento anche per Silvio Berlusconi, che di decimali in più ne conquista tre attestandosi così al 24,1.

Ok anche Salvini e Berlusconi

Due decimali li perde invece il leader del Pd Nicola Zingaretti, ora al 23,4 per cento. Retrocede anche Carlo Calenda. Il leader di Azione ora è attestato al 17,4 dopo aver lasciato sul terreno l’1,2 per cento. Chiude la classifica, seppur con un incremento di quattro decimali il grillino Vito Crimi, che ora tocca quota 9,5 per cento. Per la Meloni si tratta di un risultato estremamente lusinghiero che per quanto non impatti direttamente sul voto, dà l’idea del grande sforzo politico-organizzativo compiuto dalla leader di FdI. Bisognerà ora aspettare la soluzione della crisi di governo per capire se da essa deriveranno nuove “gerarchie” nel gradimento dei leader da parte degli italiani. Al momento, non c’è partita.

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