Sondaggio su Conte, il 2021 comincia con una mazzata: l’87% degli italiani non ha più fiducia in lui
Sondaggio su Conte, il 2021 comincia con una mazzata: l’87% degli italiani non ha più fiducia in lui. Parte male il nuovo anno del premier Conte. A rovinargli le feste, oltre a Matteo Renzi che minaccia la crisi un giorno sì e l’altro pure. E che annuncia di non avere problemi a passare all’opposizione, ci si mette anche un‘indagine che gli sbatte in faccia, con la veridicità della matematica percentuale, che appena il 13% degli italiani continua, nonostante tutto, a riporre la propria fiducia in lui. Impostazione, calcolo e risoluzione, per gli elettori la risposta al problema sembra essere una sola: tornare alle urne per mandare a casa il governo giallorosso.
Sondaggio, la fiducia degli italiani per Conte è al minimo
Una mazzata politica, arrivata a Conte dall’indagine sociologica, che grava come un macigno sulle sue spalle (e di fronte a lui). Un report che acclara, a suon di numeri, una verità strisciante da un po’ e ufficializzata dalla rilevazione/rivelazione, fatta da Analisi Politica: la società di ricerca diretta da Arnaldo Ferrari Nasi. In base alla quale, come riferisce in queste ore Il Giornale, «dagli ultimi sondaggi emerge una realtà netta: quasi nessuno voterebbe il governo giallorosso e rivorrebbe Giuseppi come presidente del Consiglio». Basta una domanda rivolta agli interpellati di turno. E allora, l’insidioso interrogativo recita: «In questi giorni ci sono state forte tensioni nella maggioranza che sostiene il governo Conte. Se dovesse cadere l’esecutivo, tra queste possibilità, per l’Italia sarebbe meglio se»…
Gli elettori sfiduciano il governo: chiedono il ritorno alle urne
In base al test politico a risposta multipla, sono quattro le risposte a disposizione. E, colpo di scena, la più gettonata è proprio quella che indica il ritorno alle urne e il ritorno a casa il prima possibile, dell’esecutivo delle poltrone, nato dall’inciucio e su accordi rabberciate e messi in discussione a ciclo continuo. Come riferisce il quotidiano diretto da Sallusti, infatti, «secondo il 32%» degli intervistati «sarebbe opportuno sciogliere le Camere e indire al più presto nuove elezioni Politiche. Al fine di “verificare la volontà dei cittadini”. Il sociologo Ferrari Nasi, interpellato da Libero – prosegue Il Giornale – ha spiegato come si tratti della risposta che ha riscosso più consenso “tra la fascia più produttiva della popolazione, quella che va dai 36 ai 55anni”. A chiedere una nuova tornata sono soprattutto gli elettori di Lega (63%) e Fratelli d’Italia (60%)».
Scartata l’ipotesi di un Conte-ter e di un governo-ponte
Non solo. A scorrere il report, saltano agli occhi anche le risposte date dagli intervistati sul secondo quesito proposto loro. Quello che li chiama a rispondere sull’ipotesi di un “governo ponte”. O meglio, se giovi (o meno) all’attuale situazione «Reincaricare Giuseppe Conte, solo per formare un governo specifico per accompagnare l’Italia alle elezioni». Un esecutivo creato alla bisogna ed eventualmente «formato da Pd, 5 Stelle, Lega, Fratelli d’Italia e gli altri partiti». Insomma, una sorta di esecutivo ponte in grado di traghettare il Paese all’approdo delle urne. Ma la grande ammucchiata, respinta fieramente anche nella semplice formulazione dell’ipotesi da Fratelli d’Italia, non convince nemmeno gli italiani. Tanto che, appena il 21% del campione preso in esame dal sondaggio dichiara di poterla prendere in considerazione. Mentre addirittura tra gli schieramenti della maggioranza trapela un desiderio di cambiamento. Tanto che, tra i favorevoli figurerebbero i grillini (50%), i dem del Pd (34%) e i renziani di Italia Viva (51%).
Doccia fredda per Conte e il suo governo
Infine, l’ultima doccia fredda. Stando al report, appena il 13% degli italiani auspicherebbe un Conte-ter. Una percentuale bassissima, la cui cartina di Tornasole, è evidente, sta nel drammatico riscontro per il premier secondo cui, a questo punto, l’87% degli elettori non ripone più fiducia in lui. Decretando una sonora bocciatura, che delinea all’orizzonte scarse possibilità d’appello, per Conte. Il governo da lui capitanato. O un Bis del capitolo 2, o ter che dir si voglia… Ora, che pesi lo stallo economico. La crisi delle famiglie e dell’occupazione. La mancata erogazione della cassa integrazione dei mesi scorsi. L’inquietante assenza di una visione politica prospettica. Che gravino sulla fiducia in calo di premier e governo, gli sos inascoltati che invocano piani gestionali, sanitari e fiscali, con la discussione su disoccupazione, ristori, recovery fund… E chi più ne ha, più ne metta, resta il fatto che, stando al sondaggio, il succo è uno. E uno soltanto. Ed è quello che sottolinea lo stesso sondaggista Ferrari Nasi: «Sappiamo già che per 2 italiani su 3 il premier non sa governare e tra coloro che non hanno per nulla fiducia in lui ci sono anche elettori del Pd e dei Cinquestelle». Il conto è fatto. La bordata al premier netta...