“Siete spazzatura. Siete dei viscidi”. I compagni ‘veri’ cacciano da Livorno la delegazione del Pd (video)

22 Gen 2021 16:21 - di Romana Fabiani

“Siete spazzatura. Siete dei viscidi. Avete svenduto tutto. Siete nemici dei lavoratori. Andate via merde!”  E l’accoglienza che i compagni livornesi hanno riservato alla delegazione ufficiale del Pd alla cerimonia per i 100 anni del Pci. Le cronache felpate non lo riportano. Ma è andata proprio così: il gruppo dem, guidato da Andrea Romano, è stato cacciato quasi a ‘pedate’. Lui non ne fa parola. Ma il video sui social mette bene a fuoco la contestazione.

Pci, i dem con Andrea Romano cacciati da Livorno

Il segretario locale del Pc, in prima fila Lenny Bottai, ha sventolato uno striscione con scritto ‘Nazismo e comunismo equiparati, Pd oggi qui? Compagni sbagliati’. I contestatori hanno lanciato slogan di scherno verso la delegazione al grido di ‘Via da qui chi ha sciolto il Pci’.

Un centenario funestato da proteste, amarcord e liti

Per il centenario della nascita del partito di Togliatti, oltre a un discusso francobollo celebrativo (che ha scatenato le ire di Fabio Rampelli di FdI), tante iniziative. Tanti gli eredi, veri e presunti, nella maionese impazzita della sinistra italiana. Tra questi non poteva mancare il Pd di Zingaretti. Che si è presentato al teatro San Marco (dove nacque il partito di Berlinguer dopo la scissione dal Psi) con in testa il parlamentare Andrea Romano. Un furbetto, eletto nelle liste di Scelta civica poi approdato al Pd, dall’acre passato comunista, che oggi si presenta sul piccolo schermo come un volto nuovo. Di questi tempi un vero campione. Trasformista doc

Romano: storia di un trasformista doc

Il suo curriculum, ricordato con dovizia di particolari da dagospia (che pubblica le foto della contestazione), parla chiaro. Figlio di un comandante di navi ha girato mezzo mondo. Con una predilezione per Mosca. Conosce il russo, è un espero sovietologo (si è laureato con una tesi sull’Armata Rossa) passato sul fronte riformista, modello Tony Blair all’amatriciana.  Uno che ‘sape campà’ (chissà se conosce il napoletano), che ha annusato politicamente un po’ ovunque. Dalla militanza nella Fgci all’innamoramento per D’Alema, poi per Rutelli, per Montezemolo, per Monti. Poi grande supporter renziano. Anche se non segue l’ex rottamatore nell’avventura di Italia Viva. E resta nel Pd, ala riformista, quella che si sgola per una sinistra aperta e plurale.

Dalla Fgci a Scelta civica passando per Montezemolo

Giornalista, faccia da bravo ragazzo saputello, Andrea Romano ha collaborato con Sergio Staino. Non certo un giornalista-operaio. Nelle redazioni si è sempre visto poco.  Editor per le case editrici Einaudi e Marsilio. Un rompiscatole all’emergenza, come quando scrisse Compagni di scuola – Ascesa e declino dei postcomunisti’. Libro che fece molto arrabbiare l’allora Ds in epoca berlusconiana. L’ultima fatica sfornata si intitola Il partito della nazione. Cosa ci manca e cosa no del comunismo italiano. Un titolo degno di Lina Wertmuller.

‘Oggi hai preso qualche pernacchia dai veri comunisti’

Archivista all’istituto Gramsci, allevato dal filosofo marxista Giuseppe Vacca, non è una matricola della politica. Anche se si atteggia ad enfant prodige. All’attivo anche la fondazione ‘Italianieuropei’ di D’Alema. Ieri contestato e fischiato. Lui fa spallucce. Anzi non ne parla. Sulla sua pagina Facebook compare una bella foto dell’ingresso del teatro Goldoni di Livorno con la gigantografia della prima pagina della Gazzetta Livornese del 1921. Qualche cattivo commentatore però glielo ricorda. “Oggi hai preso qualche pernacchia dai veri comunisti”.

 

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