Sgarbi sulla sostenitrice di Trump uccisa: «È una martire, è morta per i suoi ideali» (video)

7 Gen 2021 11:19 - di Angelica Orlandi
Sgarbi Usa

Vittorio Sgarbi è come sempre in controtendenza. Condannando senza se e senza ma la violenza, anche su un argomento grave come l’assalto al Parlamento americano,  non si è accodato al coro unanime di insulti contro Trump e ai giudizi ultimativi. Ospite di Barbara Palombelli nello speciale di Stasera Italia andato in onda su Rete 4, il  critico d’arte ha contestato le parole di Alan Friedman e ha fatto  notare altre questioni sparite dai radar del dibattito su quanto sta accadendo negli Usa. Uno: che manifestare in democrazia è possibile. Due: Sgarbi ha per primo posto l’accento sulla donna – che poi sarebbe morta- da lui definita “una martire dei suoi ideali”. Giusti o sbagliati che siano. Una morte grave di cui nessuno- anche in trasmissione- ha sentito il dovere di spendere qualche parola.

Sgarbi fa arrabbiare la Palombelli

Sgarbi non si è lasciato intimidire dall’esprimere la sua scomoda opinione. Estendendo il dibattito alla fragilità delle democrazie e al futuro: “La violenza va condannata, sempre. Ma il popolo va ascoltato e rispettato. E il popolo di Donald Trump la violenza l’ha patita, la ragazza ferita (poi morta, ndr) è una martire dei suoi ideali”. Non è secondario – è il pensiero di Sgarbi- che larga parte del popolo americano si sia sentito defraudato dalla vittoria di Biden. Lo ha sottolineato anche Maria Giovanna Maglie. Il che non giustifica la violenza, ma certo è impensabile che tale folla si sia mossa solo per imput del comizio di Trump. Il malessere covava. E il malessere profondo va analizzato senza fare processi sommari in tv. La Palombelli non gradisce molto.

Usa, Sgarbi: “Io c’ero quando nel ’93…”

In trasmissione Sgarbi – con una pacatezza “insolita” ha espresso un auspicio che può sembrare blasfemo: “Mi auguro che avvenga anche in Italia contro un governo che viola costantemente l’articolo 1 della Costituzione”. E lo fa ricordando momenti chiave della nostra storia repubblicana:  “Poi io sono stato in Parlamento quando nel 1993 un gruppo di facinorosi lo presero d’assalto – ha ricordato Sgarbi – ci costrinsero a stare stretti…”. E in pratica il critico d’arte si è augurato che capiti ancora: speriamo di no, ci sono altri modi per esprimere dissenso che non comprendono la violenza becera e gratuita. La Palombelli ha cercato di rintuzzarlo.

Il web: “Parliamo della democrazia in Italia…”

In seguito  si è aggiunto Daniele Capezzone, vicedirettore de la Verità, a ricordare che “sono state fatte passare per manifestazioni pacifiche le adunate antifà e quelle  del movimento Black Lives Matter degli ultimi mesi”. Questo solo per stabilire equilibrio nei giudizi su un argomento spinoso e complesso. Sul web l’augurio di Sgarbi ha fatto breccia: “Peccato che spendiate tempo a discutere della democrazia americana  ,quando qui in Italia ce ne sarebbe da dire! Vogliamo parlare del voto che in Italia da anni viene completamente ribaltato ? È democrazia questa?”.

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