Salvini nega intese con Renzi: «Voglio solo vedere se con Conte andrà fino in fondo»

11 Gen 2021 15:36 - di Redazione
Salvini

Matteo Salvini si dice «stufo» dei continui litigi all’interno della maggioranza. Uno stato d’animo, il suo, in cui è facile prevedere si riconosca gran parte degli italiani. Del resto, giocare alla crisi mentre l’economia è impantanata nelle sabbie mobili di una furiosa pandemia, non può che stimolare pensieri cattivi. E lui li asseconda volentieri. Anche quando risponde ai giornalisti che gli chiedono sul «totoministri» in corso: «Andrea Orlando nella nuova squadra di governo le fa pensare che il Pd brighi per un Conte-ter? Non so cosa brighi il Pd, sono stufo». Il tema della crisi, tuttavia, resta sul tappeto. «Le vie sono due – scandisce Salvini a Libero – : o le elezioni oppure per me rimane un’ipotesi praticabile un governo di centrodestra che nasca in Parlamento».

Salvini: «`La via maestra alla crisi sono le urne»

E a chi obietta che votare con il piano vaccinale in corso non sarebbe possibile, ricorda che da gennaio in poi sono bel 14 le nazioni occidentali che andranno alle urne. «Ho fatto il conto», dice. Quanto al programma di un eventuale esecutivo di centrodestra, il Capitano lo vorrebbe incentrato su «salute, crescita, infrastrutture, imprese, lavoro e riforma della giustizia». Sulla carta mancano i numeri. E qui si favoleggia della ricerca di transfughi in Parlamento oppure di un patto via whatsapp con Matteo Renzi? «Nessun messaggio con Renzi. Ma voglio vedere se va fino in fondo con Conte».

«Prodi o Franceschini al Quirinale? Catastrofe»

Sullo sfondo della crisi c0’è anche il Quirinale. «Ho stima per il presidente Mattarella – premette il capo del Carroccio -, tuttavia mi auguro che il Parlamento non si trascini per un anno pur di coccolare le ambizioni dei nomi che si sentono in giro». Lui fa quelli di Prodi e Franceschini. «Tirare a campare un anno per metterli al Quirinale sarebbe veramente una catastrofe». La verità, aggiunge, è che «Pd e 5stelle pensano d’impossessarsi anche del Quirinale, come se fosse una cosa loro». Quanto all’ipotesi di un esecutivo di “larghe intese“, Salvini non sembra prenderlo neanche in considerazione. E con i giornalisti taglia corto: «Io mi occupo di temi concreti e non di fantasy».

 

 

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