Open Arms, Salvini: «Non ho agito da solo, lo dice pure Conte». Slitta al 6 febbraio l’udienza preliminare

9 Gen 2021 13:48 - di Stefania Campitelli

“Mi sembra evidente che non ho agito da solo. Secondo Conte non ho agito da solo ma con il governo”. Così Matteo Salvini durante una pausa dell’udienza preliminare per la Open Arms.

Open Arms, slitta al 6 febbraio l’udienza preliminare

Udienza che, dopo alcune ore. è stata rinviata al prossimo 6 febbraio per l’assunzione di nuove prove. Il 14 gennaio, invece, dovrebbe essere avviata la traduzione dallo spagnolo all’italiano della mail di bordo dell’imbarcazione. Come richiesto dalla difesa del leader leghista a processo nell’aula bunker  dell’Ucciardone con l’accusa di sequestro di persona.

Salvini: “Da più di 3 ore nell’aula bunker dell’Ucciardone

Sorride e parla con i giornalisti, l’ex ministro dell’Interno. Contemporaneamente smanetta sui social. “Da più di 3 ore nell’aula bunker di Palermo dove si sono celebrati i processi per mafia. Sono tranquillo, anzi orgoglioso, di aver difeso il mio Paese! Grazie per i vostri pensieri”, è l’ultimo post su Facebook

“Ho fatto arrestare due galantuomini…”

“La cosa curiosa, leggendo gli atti della Procura – continua ironico l’ex ministro dell’Interno –  che due dei presunti ‘sequestrati’ sono tuttora in carcere. Adesso stiamo cercando di capire per quale reato. Due galantuomini che sono in carcere, uno a Ragusa e uno ad Agrigento“.

Bongiorno: Salvini non ha deciso individualmente

Non è stata una decisione individuale di Salvini ma dell’intero governo a vietare l’approdo della nave Open Arms”. Così Giulia Bongiorno, che guida la difesa di Salvini, davanti al gup Lorenzo Jannelli.

La difesa chiede nuovi documenti e la mail di bordo

All’inizio dell’udienza la difesa del leader leghista ha chiesto al giudice di produrre il contratto di governo tra M5S e Lega, la traduzione delle mail di bordo sulla Open Arms e la deposizione  dell’ex ministro Danilo Toninelli a Catania nel procedimento per la nave Gregoretti.

Dettagli importanti. Che potrebbero dimostrare la reale dinamica che ha portato l’imbarcazione battente bandiera spagnola a sostare per giorni davanti alle coste italiane. Dopo aver rifiutato l’aiuto di Malta e Spagna. Il procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi non si è opposto alla richiesta di nuovi documenti avanzata dai legali di Salvini.

L’ex ministro in aula con un’anonima mascherina bianca

Il leader leghista oggi  indossa una anonima mascherina bianca. “Oggi sono senza quella di Borsellino. Mi hanno detto di indossare qui quella ffp2 che è più sicura”, risponde anticipando possibili commenti. “Ma io omaggio gli eroi dell’antimafia, a prescindere”.

La scorsa volta, invece, il leader del Carroccio era sbarcato a Palermo con la mascherina con l’immagine e una frase storica di Paolo Borsellino. E sui media era scoppiato il putiferio con la sinistra a gridare alla strumentalizzazione salviniana della lotta alla mafia.

Gli otto punti della difesa dell’ex ministro dell’Interno

Sono otto i principali punti su cui si poggia la difesa di Salvini. Primo: Open Arms ha agito di sua iniziativa, al di fuori delle regole sul soccorso in mare. Secondo: Non spettava all’Italia indicare un ‘porto sicuro’. Terzo: L’Italia infatti non era né Stato di primo contatto né Stato coordinatore. Quarto e quinto punto: L’Italia comunque non si è sottratta dal fornire sempre assistenza ai migranti. I minori giunti in prossimità delle acque italiane sono stati fatti sbarcare. Sesto: Il comandante della Nave Open Arms ha sempre avuto numerose alternative. Settimo: La gestione dell’episodio specifico di immigrazione irregolare costituiva attuazione della linea di governo condivisa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ultimo ma non ultimo: “All’epoca dei fatti il comandante Marco Reig Creus era già indagato per violenza privata e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Due dei migranti che erano a bordo sono attualmente in carcere“.

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