Nuovo Dcpm, le 10 nuove regole da seguire da domani: deroga per le seconde case
Scattano alla mezzanotte di oggi le nuove regole anti contagio varate con l’ultimo Dpcm e i nuovi colori stabiliti per le Regioni in base ai parametri più restrittivi decisi in questi giorni. Sicilia, Lombardia e Bolzano saranno zona rossa, ma le ultime due hanno fatto ricorso. Trento, Molise, Campania, Basilicata e Sardegna saranno in zona gialla. Tutte le altre Regioni saranno in zona arancione. Ecco quindi cosa si può fare e cosa no da domani, anche in base alla classificazione.
1) Vietati gli spostamenti tra Regioni
Fino al 15 febbraio restano vietati gli spostamenti tra Regioni, salvo le consuete deroghe previste per lavoro, necessità, urgenza. Il nuovo Dpcm, però, introduce una novità importante: ora anche gli spostamenti verso le seconde case rientrano tra le deroghe.
2) Deroga per le seconde case: si può andare
Cade, infatti, il divieto previsto dal Dpcm di Natale di spostarsi nelle seconde case, che a questo punto sono inserite nell’indicazione di “residenza, domicilio o abitazione” verso cui è sempre “consentito il rientro”. La possibilità non fa distinzione sul colore della Regione in cui si trovano le seconde case e riguarda anche quelle in affitto. Un limite però esiste: si può spostare solo il nucleo familiare.
3) Quando è consentito spostarsi tra Comuni
Al netto delle eccezioni già citate, resta il divieto di spostarsi tra Comuni, che comunque mantiene la deroga natalizia sugli spostamenti dai Comuni che hanno meno di “5mila abitanti e per una distanza non superiore a trenta chilometri dai relativi confini”. Resta il divieto di spostarsi verso i capoluoghi di provincia.
4) I limiti agli spostamenti nel proprio Comune
Anche nell’ambito degli spostamenti all’interno del proprio Comune, però, restano dei divieti. A partire dal coprifuoco, che resta per tutti, senza distinzione di colore della zona. Spostamenti consentiti, dunque, solo dalle 5 alle 22, ma in questo caso esistono distinzioni tra cosa si può fare in base ai colori.
5) Visite a parenti e amici
Restano in vigore le regole per fare visita a parenti e amici, anche in zona gialla: ci si può spostare una sola volta al giorno e solo in due, oltre ai figli minori di 14 anni e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
6) In macchina solo in due (se non conviventi)
Divieto anche di spostarsi in macchina in più di due persone, a meno che non si tratti di conviventi.
7) Cosa si può fare in zona gialla
In zona gialla oltre ai negozi e ai servizi, sono aperti anche bar e ristoranti, sebbene permangano l’obbligo di chiusura alle 18 e la regola delle quattro persone massimo per tavolo. L’asporto è sempre consentito dai ristoranti, mentre dai bar solo fino alle 18. Consentita la consegna a domicilio. Confermata la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana e quella di cinema, teatri e mostre. I musei, invece, saranno aperti, ma solo nei giorni feriali e solo se possono garantire le norme di distanziamento. Aperti i parchi.
8) In zona arancione chiusi bar e ristoranti
In zona arancione i negozi possono essere tutti aperti fino alle 22. Restano aperti anche parrucchieri e centri estetici. Chiusura totale, invece, per bar e ristoranti, che potranno fare solo consegna a domicilio.
9) Tutti i divieti della zona rossa
In zona rossa gli spostamenti sono vietati, tranne che per le tre famose deroghe legate a motivi di lavoro, urgenza e salute. Restano aperti supermercati, farmacie, edicole e tabaccai. Aperti anche tutti gli altri negozi, a parte abbigliamento, calzature, gioielli. Aperti i parrucchieri, chiusi i centri estetici. Naturalmente valgono tutte le altre chiusure già previste per le zone gialle e arancioni. L’attività fisica è consentita all’aperto, ma solo individuale.
10) Alberghi, sci, palestre e piscine
Ovunque resta la possibilità di cenare negli alberghi e nelle strutture ricettive senza limiti di orario, ma bisogna essere “ivi alloggiati”. Infine, l’ultimo Dpcm indica nel 15 febbraio la data in cui riapriranno gli impianti da sci, ma solo dopo che le linee guida delle Regioni saranno approvate e accettate dal Cts. Resta fissata, invece, fino al 5 marzo la chiusura di palestre e piscine.