Gli infermieri: “Arcuri eviti di autoelogiarsi: il piano vaccini va tutto rivisto”

4 Gen 2021 19:09 - di Gigliola Bardi
infermieri vaccini

A pochi giorni dal lancio della campagna vaccinale, si delinea l’ennesimo disastro annunciato della gestione affidata all’inossidabile commissario Domenico Arcuri. A preoccupare non ci sono solo i ritardi, ma anche – forse soprattutto – le modalità indicate dal commissario per superarli. Dagli infermieri alle agenzie per il lavoro, infatti, è rivolta contro il bando del ministero della Salute per reperire personale sanitario in grado di somministrare le dosi.

Gli infermieri: “Piano vaccini da rivedere completamente”

Per il sindacato nazionale infermieri Nursing Up, “il piano vaccini dovrebbe essere completamente rivisitato”. Il sindacato mette in evidenza “ritardi cronici; una circolare ministeriale dove si mette in discussione ruolo e autonomia degli infermieri; contratti con le agenzie esterne costruiti con ‘modalità urgenti’ , anche senza verificare la presenza dei previsti requisiti”. Il nostro Paese, “primo ad essersi imbattuto nel Covid-19 in Europa – ha spiegato il segretario nazionale, Antonio De Palma – si ritrova oggi dietro ad altre nazioni europee ed extraeuropee nei tempi di erogazione delle fiale e soprattutto per la quantità di dosi somministrate“.

“Arcuri eviti di autoelogiarsi”

Per il sindacalista, “appare alquanto inopportuno quindi che Arcuri si affretti ad auto elogiarsi, dicendo che siamo indietro di poco rispetto ai tedeschi”. Non solo, De Palma ha espresso “forti perplessità per le modalità con cui sono presentati gli accordi contrattuali stipulati con le cinque aziende esterne”. Gli accordi dovrebbero servire a sanare la “cronica mancanza” di infermieri, che oggi è uno dei tasti dolenti del piano vaccinale. Ma, è l’avvertimento del sindacato, il progetto è lacunoso, tardivo e rischioso. “Nel documento emesso dal commissario Arcuri si evidenza che il contratto quadro viene stipulato con le agenzie, ‘anche nelle more della verifica dei requisiti’. Ma ci rendiamo conto?”, ha commentato De Palma, sottolineando il pericolo che le agenzie non siano in grado di soddisfare i requisiti richiesti, con la prima conseguenza di ritardi su ritardi.

Anche le agenzie di lavoro criticano il commissario

Le stesse agenzie di lavoro hanno manifestato perplessità. “Ricercare e selezionare il personale è una questione delicata. Ancor più se parliamo di professionisti a cui affidiamo la nostra salute. E ancor più, se ci troviamo in piena crisi pandemica”, ha detto Rosario Rasizza, presidente Assosomm, Associazione italiana delle agenzie per il lavoro, lamentando il mancato coinvolgimento preventivo. “La fretta dettata dal bando, alcune delle sue incongruità, e ancora, l’impossibilità di formare adeguatamente queste figure professionali – ha sottolineato – poco si conciliano con l’impellenza di vaccinare tutta la popolazione“. Per questo, “anche se a malincuore, molte delle associate, per non dire quasi tutte, hanno deciso di non partecipare al bando“, ha spiegato Rasizza, assicurando comunque la disponibilità di Assosomm a fare la propria parte anche non avendo partecipato al bando.

 

 

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