Duello Conte-Renzi, il retroscena di Vespa: la partita si gioca sul poker di consiglieri del premier

9 Gen 2021 19:40 - di Prisca Righetti
Vespa su Conte e Renzi

Vespa su Conte e Renzi: una partita che si gioca sul poker di consiglieri del premier sgraditi al leader di Italia Viva. Con colpo di scena e asso nella manica ancora da calare: i responsabili spariglieranno? Nella sua analisi su Il Giorno della crisi nel governo, innescata da Matteo Renzi, Bruno Vespa parte dalla fine. Che poi coincide anche con l’inizio della tormentata e irrisolta vicenda. Secondo la disamina di Bruno Vespa, rilanciata in queste ore anche da Libero, «anche se non lo ammette apertamente, Renzi vuole solo una cosa: che il premier Conte vada al Quirinale con le dimissioni e faccia un nuovo governo».

Vespa su Conte e Renzi: una partita da giocare su…

Del resto, non è più un mistero che Matteo Renzi sia stato insoddisfatto delle risposte che il premier Giuseppe Conte continua a sfoderare. O almeno, questa sembra essere la scusa ufficiale più accreditata al momento. Nessuna delle questioni affrontate, dal Mes ai servizi segreti, sembra aver trovato la quadratura del cerchio. E mentre il Paese è stretto nella morsa dell’emergenza sanitaria. Con il governo che continua ostinatamente a escludere l’opzione del ritorno alle urne, la crisi appare, a giorni alterni, inevitabile. Anche se lo scetticismo in materia regna sovrano, su accuse e giustificazioni, dubbi e sospetti dell’opposizione e dell’opinione pubblica.

Giocatori d’azzardo e puntate al buio

Vespa, spiega che a suo avviso per ora la situazione è difficile da comprendere. Dove si fermerà Renzi? Ma, soprattutto, a cosa vuole arrivare? Si fermerà al rimpasto? Sarà un rimpasto che indebolisce il governo, come storicamente è avvenuto, o per una volta lo rinforzerà? Per ora l’unica certezza è che si vive alla giornata e che il tavolo del governo che tiene il banco è nelle grinfie di giocatori d’azzardo sulle cui strategie (e fini ultimi) è difficile fare previsioni e stilare conclusioni che non siano, per l’appunto, azzardate.

Ecco perché Vespa spariglia le carte in tavolo

Siamo fermi alle accuse (di Renzi) e alle repliche (di Conte). E come commenta Libero, «stando al leader di Italia Viva, il premier è colpevole di non aver proposto, né in passato né ora, un vero programma di governo». Con tutti i sospesi su reddito di cittadinanza, Mes, sistema autostradale, e mosse per approfittare dell’occasione della presidenza italiana al G20, in attesa di enunciazione e risposte. Ed è qui che l’analisi di Vespa vira sull’ipotesi che spariglia le carte in tavolo. Come anticipato, secondo l’analisi di Vespa sul Giorno, Renzi punterebbe a sfrattare l’inquilino di Palazzo Chigi che, una volta ridisceso dal Quirinale con la dimissioni firmate, dovrebbe lavorare a un nuovo governo.

Poker di consiglieri e asso nella manica: le strategie in atto secondo Vespa

Un’ipotesi che Conte, ovviamente, non contemplerebbe. Convinto che, una volta rimesso il mandato, l’ex premier darebbe la fiducia all’esecutivo solo se guidato da qualcun altro. Ed è qui che Vespa aggiunge pepe alla sua disamina, sostenendo che Renzi diffidi profondamente di quattro consiglieri di Conte: Massimo D’Alema, Beppe Grillo, Goffredo Bettini e Marco Travaglio. Sono loro, infatti, che continuano a insistere perché il premier si presenti alle Camere per sfidare apertamente il leader di Iv, pronto a sfoderare all’ultimo l’asso nella manica: quello garantito dai «fantomatici responsabili». Ma al momento è ancora tutto da vedere...

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