Di Battista spara a zero su Cesa. “Non si parla con chi è indagato per associazione a delinquere”

21 Gen 2021 15:40 - di Eugenio Battisti

Si erge a moralizzatore. E’ un vestito che gli sta bene. Che ha indossato tante volte.  Alessandro Di Battista, che in queste ore si è fatto notare per un grande protagonismo (non gli dispiacerebbe un ministero, se dovesse avanzare) spara a zero contro  Lorenzo Cesa. Il segretario dell’Udc, che si è immediatamente dimesso, finito nel mirino della magistratura per l’ipotesi di associazione a delinquere. Si tratta di fatti del 2017, dei quali il leader centrista si dice del tutto estraneo (“Chiederò attraverso i miei legali di essere ascoltato quanto prima dalla procura competente”).

Di Battista fa il moralizzatore e spara su Cesa

Ma per il grillino pariolino è un appestato. Di Battista, che della purezza originaria dei 5Stelle contro la casta ha fatto la sua bandiera, lo taglia fuori. “Con chi è sotto indagine per associazione a delinquere nell’ambito di un’inchiesta di ‘ndrangheta non si parla. Punto. Tutti sono innocenti fino a sentenza definitiva – dice dopo il blitz in Calabria – ma non tutti possono essere interlocutori in questa fase. Si cerchino legittimamente i numeri in Parlamento tra chi non ha gravi indagini o condanne sulle spalle“.

“Non si parla con chi è indagato. Punto”

Condanne e indagini evidentemente per l’alter ego di Di Maio si equivalgono. Insomma per Dibba è un ‘avversario’ in meno. Del resto giorni fa non ha fatto mistero di sperare in una promozione. A Palazzo Chigi. “Il movimento è tornato coeso e compatto, ora siamo tutti uniti. Sono pronto a entrare nel governo se serve, andiamo avanti con Conte sostenuto dai responsabili”. Quando si dice la prontezza di riflessi. E la disponibilità.

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