De Magistris: “Mi candido alla presidenza della Calabria”. Ma non molla la poltrona da sindaco
“Mi candido a presidente della Regione Calabria”. Luigi de Magistris ha sciolto la riserva con un annuncio ampiamente atteso, dopo aver parlato della possibilità nei giorni scorsi. Per correre in Calabria, de Magistris non lascerà l’incarico di sindaco di Napoli, che ormai è arrivato a scadenza e che, in virtù della legge elettorale regionale, non è incompatibile.
De Magistris punta su “una coalizione civica”
Dunque, giunto alla fine del secondo mandato e non potendo ricandidarsi a Napoli, il primo cittadino partenopeo sceglie la via calabrese. Si tratta di una candidatura che, allo stato attuale, è priva dell’appoggio dei partiti di centrosinistra. “Se dovessi accettare, sarebbe nel solco di una coalizione civica al di fuori degli schieramenti tradizionali a cui la politica ci ha abituato”, aveva detto De Magistris una settimana fa. “Posso essere strumento per un processo di liberazione dal basso. Per dare voce ai tanti calabresi che non si piegano, che lottano per i valori costituzionali”, ha detto oggi dopo aver annunciato la candidatura, motivata con “l’amore per questa terra”.
Le manovre in corso per costruire le alleanze
In realtà, tutti gli osservatori annotano quella di de Magistris come una scelta tattica, in vista di alleanze politiche ancora tutte da delineare. Il sindaco di Napoli, infatti, sembra orientato a tenersi il più possibile le mani libere, per poter poi andare a stringere non solo con i movimenti civici, ma anche con quei partiti che ora sembra snobbare. In corso vi sarebbe già non solo un dialogo Carlo Tansi, esponente del movimento civico Tesoro Calabria, che a metà dicembre è stato il primo ad annunciare la volontà di candidarsi alla presidenza. Ma anche con il M5S, che pure aveva manifestato delle resistenze. Resta ora da capire come reagirà il Pd, che aveva mostrato freddezza sull’ipotesi e per il quale la candidatura di de Magistris è più un rischio che un’opportunità.
Gasparri: “È una grande terra, non una colonia”
Per la sua candidatura in Calabria, de Magistris si fa forte del periodo da procuratore della Repubblica a Catanzaro all’inizio degli anni Duemila e del legame mantenuto con il territorio anche per le origini della moglie, Maria Teresa Dolce, della stessa Catanzaro. Ma, per dirla con il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, la “Regione ha bisogno di una guida forte ed espressione del territorio. E non certo di avventurieri che la vorrebbero usare per inseguire poltrone che in ogni caso non otterranno mai”. “La Calabria – ha proseguito Gasparri – è una grande terra, ricca di personalità e di storia e non può essere una colonia per una candidatura alla presidenza di chi viene da altre realtà dove già ha arrecato gravi danni”.
Al voto l’11 aprile, pandemia permettendo
La data delle elezioni in Calabria, dovute alla morte prematura e inattesa della presidente Jole Santelli, è stata fissata per l’11 aprile, dopo lo slittamento a causa del Covid rispetto alla data iniziale del 14 febbraio e nella prospettiva che la situazione pandemica lo consenta. Intanto, il primo cittadino di Napoli è già di fatto in campagna elettorale e oggi sarà a Rende e Cosenza per incontri politici.