Crisi, Calenda sente odore di tarallucci e vino: «Un Conte-ter sarebbe una buffonata»
«Il Conte-ter sarebbe una buffonata». Ci va pesante Carlo Calenda, leader di Azione alle prese con la corsa per il Campidoglio. L’ex-ministro è partito già da tempo, persino troppo prima, ma non per questo disdegna di intervenire sui temi nazionali. «L’Italia – dice in un’intervista al Mattino di Napoli – sta correndo rischi enormi e la politica deve essere all’altezza». E il modo migliore per dimostrarlo sarebbe – a suo giudizio – «un esecutivo di amministratori e tecnici, che siano dentro ma anche fuori dalla politica». Non proprio una soluzione originale, ma comunque provvista di un suo perché in tempi, come questi, in cui a latitare sono soprattutto le idee.
Calenda: «Governo con dentro Zaia e Zingaretti»
«Un governo di unità nazionale non è un’eresia», insiste Calenda. Il pensiero corre velocemente a Mario Draghi. «Ma non penso sia l’unico», aggiunge l’ex-ministro, che nello squadrone vedrebbe bene gente come «Bonaccini, Zaia, Zingaretti o il sindaco Gori». Tutta gente della politica, spiega, «che ha fatto bene anche l‘amministratore». Ma è a Matteo Renzi che Calenda riserva una scudisciata di quelle che lasciano senza fiato, definendo «una buffonata» la crisi da lui innescata. «Se la apri – spiega -, lo fai per cambiare governo e presidente del consiglio. Se tutto questo si chiude con un Conte-ter e tre nuovi ministri, assistiamo solo a una sceneggiata. Con l’aggravante di aver scatenato tutto questo con una pandemia in atto».
«Renzi sta facendo una sceneggiata»
Parole durissime. I due, un tempo in sintonia, ora si guardano in cagnesco anche per ragioni di concorrenza elettorale. Sia Iv che Azione ballano intorno al tre per cento, possibile soglia di sbarramento della prossima legge elettorale. Unirsi converrebbe a entrambi, ma Calenda fa sapere i percorsi delle due sigle «sono separati da tempo». In più, nell’ultimo anno Azione ha superato nei sondaggi Leu e lo stesso partito di Renzi. «È il frutto – conclude Calenda – di un lavoro serio che accompagna sempre la proposta alla critica e mette al centro la coerenza».