Covid, sos di Bassetti: “Se la zona gialla diventa un happy hour gli italiani si meriteranno il lockdown”

30 Gen 2021 17:04 - di Filomena Auer
Covid Bassetti zona gialla

Covid, Matteo Bassetti invita a non abbassare la guardia. L’epidemia è in agguato, e il professore ordinario di Malattie infettive all’Università di Genova e primario al San Martino, in un’intervista rilasciata oggi a La Stampa verbalizza i timori legati all’abbassamento delle soglie di sicurezza, sancito con il passaggio delle regioni in zona gialla, siglato ieri con l’ordinanza del ministro Speranza. «Se gli italiani non sfruttano questa occasione per dimostrare che hanno imparato a comportarsi in maniera diligente è veramente la volta che si meritano il lockdown», commenta allora l’esperto, intervistato da La Stampa. Quindi aggiunge lapidario: «Si rischia la terza ondata»…

Covid, l’allarme di Bassetti su zona gialla e allentamento delle misure

«L’attenzione va tenuta alta», ammonisce l’infettivologo. Che poi, nell’intervista al quotidiano torinese, prosegue: «Ma come esiste il passaggio da giallo a rosso, dev’essere previsto il contrario. Pur sapendo che si fa presto a peggiorare la situazione. Non è un liberi tutti, ma l’occasione di provare a convivere veramente col virus grazie a distanze, mascherine, gel, divieti di assembramenti e bar e ristoranti chiusi la sera». Bassetti, insomma, vede nell’allentamento delle misure un pericolo di rilassamento dei cittadini. Tanto che, alla fine delle sue recriminazioni, dichiara: «Se la zona gialla sarà un happy hour si creeranno nuovi focolai. E torneremo presto in rosso».

Zone gialle e scuole sono un rischio

Come nelle precedenti, insomma, anche in quest’ultima intervista a La Stampa, Bassetti punta sul richiamo alla responsabilità dei singoli. «La pandemia dipende dai comportamenti delle persone», sottolinea non a caso nella chiacchierata con quotidiano di Torino. E subito dopo, prosegue: «Se tutti stanno più attenti in zona gialla, che comunque ha una serie di regole severe, c’è meno bisogno di imporre il rosso. O addirittura il lockdown. Gli italiani devono sapere che il futuro dipende da loro». Quindi, sulla misura più estrema, il lockdown generalizzato, Bassetti rileva: «Se ci si arriva è perché non si colgono occasioni come questa. E mi rivolgo soprattutto ai ragazzi».

Il richiamo alle responsabilità individuali per evitare il lockdown

Ai quali – ma non solo – l’esperto torna a ricordare: «Il virus tornerà fuori finché l’80% degli italiani non sarà vaccinato. Fino ad allora avremo focolai e ondate più o meno alte. Il sistema di monitoraggio ci permette di controllare la situazione e l’ondata attuale mi pare si allunghi, senza alzarsi. Zone gialle e scuole sono un rischio, ma dobbiamo essere in grado di farvi fronte perché l’alternativa sarebbe il lockdown perenne che uccide economia e società».

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