Cacciari durissimo con Conte: “Era il nulla, vuole restare abbarbicato al potere. Il Pd non esiste”

14 Gen 2021 19:13 - di Antonio Marras
Massimo Cacciari contro Conte

Massimo Cacciari, anima critica della sinistra italiana, ne ha un po’ per tutti in queste prime ore di crisi di governo. Attacca Renzi, ma anche Conte, il Pd, chi non vuole votare, puntualizza alcuni passaggi parlamentari e si lamenta della figuraccia che l’Italia sta facendo in Europa. Le previsioni del filosofo veneziano, però, non coincidono con le sue opinioni, come racconta oggi un’intervista della Stampa.  «Aprire la crisi a pandemia in corso è folle. Peggio, è irresponsabile. Ma non penso che torneremo a votare perché Mattarella non lo permetterà. E non penso neppure che avremo un premier diverso da Conte».

Cacciari contro Conte e Renzi

Il professor Massimo Cacciari vede nero: “A questo punto le conseguenze possono essere le più varie, perché Renzi ha come obiettivo quello di fare fuori Conte, ma Conte non ha nessuna intenzione di lasciarglielo fare. Su questo neanche vale la pena di soffermarsi. È irresponsabilità totale. Il Paese annaspa e milioni di persone faticano ad arrivare alla fine del mese, come si usa dire. Assistere a questa sceneggiata politicistica è semplicemente inaccettabile. E questa è la premessa per qualunque risposta da qui in avanti”.

Il filosofo va oltre, però. “Magari sarò smentito, ma dubito che nel bel mezzo della pandemia il presidente Mattarella voglia mandare il Paese alle urne. E dubito tanto più che Conte voglia farsi da parte. Renzi ha un grande astio, fa parte del carattere dell’ uomo. Non riesce a darsi una misura come ha dimostrato tante volte in passato. Mi vengono in mente lo scontro con i sindacati e molte altre occasioni”. Però,” i problemi ci sono eccome, il Recovery prodotto da lui e dai suoi consiglieri faceva schifo. Adesso è decente. Ma senza il casino fatto da Renzi qualcuno lo avrebbe modificato?”.

Il Pd imbarazzante e inesistente

E la maggioranza? Cacciari, ad Andrea Malaguti, spiega che al posto di Zingaretti non cederebbe alla tentazione di andare a cercare i responsabili. “Un governo con i responsabili è una schifezza. Ma nessuno vuole andare a casa e se Renzi – che ha già detto di volere votare il Recovery, i ristori e lo scostamento di bilancio – non impallinerà il governo nei momenti più delicati magari riusciranno pure ad andare avanti”.

E Conte? Qui arriva un giudizio pesantissimo. “Prima di diventare Presidente del Consiglio non era nulla. Mica era Draghi o un premio Nobel. Non lo conosceva nessuno. Resterà abbarbicato al suo nuovo potere il più possibile. Per altro non mi pare che ci siano alternative a Conte. Il Pd? Non esiste. Assiste. Tiene in piedi la baracca. Magari è un merito».

Ma lui cosa farebbe? Il professor Cacciari, dopo aver parlato di figura “oscena e imbarazzante” con l’Europa, dà un consiglio a Conte: “Se fosse in lui saprei cosa fare: andrei a vedere il bluff di Renzi. Gli direi: bene votiamo…”.

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