Svaligiata la casa di Paolo Rossi durante i funerali. I ladri sono entrati forzando una finestra

13 Dic 2020 8:03 - di Edoardo Valci
Paolo Rossi

Non hanno rispetto nemmeno per il dolore. Nel giorno dei funerali di Paolo Rossi, mentre tutta l’Italia piangeva per l’addio, i ladri hanno svaligiato la casa di Pablito Hanno fatto irruzione nell’abitazione a Bucine, nella campagna toscana, approfittando dell’assenza di tutti.

Paolo Rossi, la moglie trova il caos in casa

Al rientro da Vicenza nell’agriturismo in Toscana, la moglie Federica ha trovato la casa sottosopra. C’era il caos conseguente al furto. Tra gli oggetti mancanti,  l’orologio di Paolo Rossi Immediatamente la Polizia scientifica ha iniziato a fare i rilievi.

Portati via orologio e contanti

Da quanto appreso, oltre all’orologio, i malviventi hanno portato via i soldi in contanti, circa un centinaio di euro. Non hanno toccato i cimeli sportivi. Ma si attende che la moglie del calciatore faccia una verifica più precisa su cosa manchi dalla casa, probabilmente anche i gioelli.

I ladri hanno forzato una finestra

Il furto è stato scoperto da un collaboratore della famiglia Rossi. Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri del Comando provinciale di Arezzo. Sempre da quanto appreso, per entrare, gli autori del furto avrebbero forzato una finestra dell’abitazione. A scoprire il fatto, un collaboratore della famiglia.

Il feretro di Paolo Rossi al “Curi”

Intanto continuano ad arrivare messaggi di cordoglio. Anche lo stadio “Curi” di Perugia accoglie per l’ultima volta il feretro di Paolo Rossi. «Di concerto con il Comune  – si legge in una nota del Perugia calcio – al fine di evitare assembramenti e nel rispetto dei protocolli e regolamenti, la cerimonia avviene in forma strettamente privata».

«Se ne va con lui un pezzo d’Italia»

«È come se Paolo Rossi si fosse portato via il pallone. E con lui, pure, un pezzo d’Italia». Inizia così la lettera aperta che il presidente della Figc, Gabriele Gravina. L’Italia, scrive, «messa in circolo davanti al televisore per le partite della Nazionale, quella che le emozioni non le condivideva sui social, ma con gli abbracci dopo ogni suo gol. L’Italia in finestra, quella popolare e con la bandiera a sventolare fuori dai finestrini e i clacson a raccontare la felicità per quelle vittorie – una dopo l’altra – passate alla storia».

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