Ricolfi: «Al governo ci sono semplicemente degli incapaci. E di noi non gliene importa niente»

18 Dic 2020 18:11 - di Massimo Baiocchi
Ricolfi

C’è un elemento che salta subito agli occhi. Il governo di Giuseppe Conte fa molta, ma molta fatica a prendere le decisioni. E non solo per le liti interne o per diverse visioni politiche. La riposta di Luca Ricolfi, a L’Aria che tira su La7, è netta. Ed è una bocciatura piena di Palazzo Chigi.

Ricolfi: «La tergiversazione ha un costo alto»

«Non so se ci sia uno scopo, semplicemente non sono capaci», risponde il sociologo in collegamento da Torino. «La tergiversazione della politica c’è stata anche in altri paesi. Ma credo che in nessuno abbia raggiunto il livello che è stato raggiunto in Italia, sia nella prima che nella seconda ondata. Il problema è che, secondo gli studi che ho effettuatotergiversare ha un costo umano che adesso non voglio quantificare esattamente perché siamo in una trasmissione tv. Ma è nell’ordine di grandezza di decine di migliaia di morti».

«La visione del governo è all’interno del Palazzo»

«Anche in termini di punti di Pil», aggiunge Ricolfi, «tergiversare ci è costato 2-3 punti. Perché succeda non lo so», sottolinea il sociologo. «Però vedo che alla fine questi politici si preoccupano dei loro equilibri interni e non hanno nessun rispetto del diritto dei cittadini di avere da loro regole chiare e comunicate con i tempi giusti, come accaduto in Germania. Non sono capaci, non credo ci sia una strategia. La loro visione è completamente all’interno del palazzo e di noi non sembra importargli molto».

Ricolfi e la politica dello struzzo

Già alcuni giorni fa, sempre su La7, Ricolfi era andato giù duro. Aveva infatti attaccato il «governo di struzzi e incapaci che ci terrorizza per farsi obbedire». E aveva aggiunto che in ogni trasmissione c’è un avvocato di ufficio che difende questi struzzi e incapaci.  «Se il ministro della Sanità quest’estate pubblica un libro autoelogiativo ed è costretto a ritirarlo, vuol dire che era convinto che le cose andassero bene. E che la seconda ondata non sarebbe arrivata…».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *