Renzi a Conte: «Chi è il genio che vuole dare 18 miliardi alla parità di genere e solo 9 alla Sanità?»

16 Dic 2020 9:12 - di Paolo Sturaro
Renzi

Una serie di interventi e interviste. Renzi chiarisce la sua posizione e si scaglia ancora contro Conte. «Nel caso in cui non ci troviamo d’accordo con lui», dice al Tg5, «noi non ci facciamo comprare con due poltrone. Anzi, siamo disponibili a lasciare quella che abbiamo. Noi non siamo alla ricerca di uno sgabello». Quindi no al rimpasto? «È un’assurdità pensare di risolvere un problema politico con uno scambio di poltrone». Se ci fosse una crisi «c’è una cosa più importante del Pd» che parla di voto anticipato. Ossia, «c’è la Costituzione che prevede che si vada in Parlamento a vedere se ci sono i numeri per un’altra maggioranza».

Renzi: sbagliato scegliere tra gli amici degli amici

Poi l’affondo, stavola a Carta Bianca. «Mettere 300 consulenti, scelti magari tra gli amici degli amici, non è proprio il massimo», afferma Renzi. Indifendibile, quindi, la cabina di regia proposta dal premier. E ancora: «Nel piano ci sono 3 miliardi per il turismo, la Germania ne ha messi 35. Io sono a favore della parità di genere, le donne erano la metà nel mio governo. Ma nel piano ci sono 18 miliardi sulla parità di genere. Voglio sapere chi è quel genio che si è svegliato la mattina e ha messo 18 miliardi sulla parità di genere e solo 9 sulla sanità». Poi ribadisce: «Non mi metto a fare il caos per diventare ministro».

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