Pescatori liberati, accuse allo show di Conte e Di Maio: “Haftar li ha umiliati, che figuraccia” (video)

18 Dic 2020 11:32 - di Luca Maurelli

Tutti contenti, maggioranza e opposizione, sulla liberazione dei pescatori italiani sequestrati in Libia, ma infuriano le polemiche sullo show andato in scena a Bengasi pare su regia del dittatore libico Haftar. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio erano volati la mattina del 17 dicembre verso Bengasi, in Libia, roccaforte del generale Khalifa el-Haftar dove erano trattenuti da inizio settembre gli equipaggi di due pescherecci italiani di Mazara del Vallo: 18 persone, tra cui 8 italiani, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi. I pescatori non erano lì, ma Haftar, a quanto pare, avrebbe chiesto la presenza delle massime autorità politiche italiane per celebrare il proprio successo internazionale. Una vera e propria passerella che indebolisce, a detta dei massimi esperti di politica estera e dei principali giornalisti italiani, il ruolo dell’Italia in Libia anche per la debolezza dello stesso Haftar, in grado di “influenza, di fatto, solo l’Italia…”.

Il direttore de Il Foglio Claudio Cerasa, in tv, sulla Sette, ha c0sì commentato la liberazione dei pescatori italiani in Libia: “E’ un’operazione brillante sul piano politico interno ma disastrosa sul piano internazionale. Messa a nudo la debolezza dell’Italia”

Anche il giornalista Andrea Purgatori è stato molto critico sull’incontro tra Conte e Haftar a Bengasi: “Per Haftar grande colpo di immagine accogliere Conte ma si è dimostrata la debolezza dell’Italia in Libia”

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