“Per Suarez un esame farsa”. Sospesa la direttrice dell’Università di Perugia. Ora rischia anche la Juve

4 Dic 2020 15:34 - di Redattore 92
Suarez, rischia Juve

L’esame del calciatore Suarez? “Una farsa”. E ora rischia anche la Juve. Lo scrive il procuratore di Perugia Raffaele Cantone sull’inchiesta relativa all’esame di italiano per ottenere il B1. Esame che il calciatore uruguayano ha svolto all’università per stranieri di Perugia.

“I contenuti della prova” del calciatore Luis Suarez “erano stati preventivamente comunicati allo stesso calciatore. Giungendo, pertanto, a predeterminare l’esito e il punteggio d’esame. Il tutto per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus. Con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine. Un ritorno tanto personale quanto per l’Università”.

“Gli accertamenti investigativi hanno consentito, altresì, di comprendere come, nei primi giorni del mese di settembre del 2020, la dirigenza del club torinese si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali. Un’azione per “accelerare” il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez”. Ecco che si ipotizzano, quind, nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all’università. Ipotesi tuttora in corso di approfondimento”.

Nell’ambito dell’inchiesta sono stati sospesi, per otto mesi, dall’esercizio del pubblico ufficio il rettore Giuliana Grego, il direttore generale Simone Olivieri, la professoressa Stefania Spina e il componente della commissione Celi Immigrati, professore Lorenzo Rocca.  Il Gip ha disposto le misure cautelari, in quanto ha rilevato ‘il concreto ed attuale rischio che gli indagati, se non sottoposti ad idonea cautela, ripropongano condotte delittuose analoghe a quelle per le quali si procede. Hanno infatti mostrato di considerare l’istituzione di cui fanno parte e che rappresentano alla stregua di una res privata gestibile a proprio piacimento”.

Nuove ipotesi di reato su persone extra ateneo

”Dopo le perquisizioni e sequestri del 22 settembre scorso, le indagini, proseguite senza soluzione di continuità e nel rigoroso rispetto del principio di riservatezza, hanno significativamente corroborato il quadro probatorio che già si era delineato in ordine all’organizzazione, da parte degli indagati, nel corso di una sessione istituita ad personam”.

Il fatto che gli accertamenti investigativi abbiano “consentito inoltre di comprendere come, nei primi giorni del mese di settembre scorso la dirigenza” della Juventus ”si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per ‘accelerare’ il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez, facendo, quindi, ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di persone diverse dagli appartenenti all’università, tuttora in corso di approfondimento”.

“Non ho ancora visto il provvedimento, i miei assistiti lo stanno portando a studio. Una volta letti gli atti vedremo se ci saranno spazi per fare appello o quali azioni intraprendere. Ad oggi abbiamo solo poche pagine di decreto di sequestro, nulla più”. E’ il commento all’Adnkronos dell’avvocato David Brunelli, difensore del rettore Giuliana Grego Bolli e della professoressa Stefania Spina.

Caso Suarez: ecco cosa rischia la Juve

Cosa rischia la Juve? Le sanzioni variano a seconda della gravità dell’eventuale colpa: si va da un’ammenda per responsabilità oggettiva fino alla penalizzazione per responsabilità diretta sino ai casi – assai improbabili nel caso juventino – di una retrocessione o esclusione dal campionato.

Alla fine, secondo Sport Mediaset, però, in caso di “semplice” mancata lealtà non si dovrebbe neppure ricorrere all’articolo 32 e tutto si risolverebbe con una ammenda. L’indagine Figc proseguirebbe anche se dalla giustizia ordinaria uscisse una assoluzione. La Juve, a sua difesa, ha detto di avere solo chiesto informazioni all’Università di Perugia. Ha poi cambiato obiettivi di mercato. Infatti Suarez ora è all’Atletico Madrid.

 

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