Meloni: «Bisogna far capire i rischi che corre chi non si vaccina, occorre una campagna seria»

23 Dic 2020 12:21 - di Eugenio Battisti

“Sul vaccino bisogna sentire le indicazioni della comunità scientifica, perché non si può avere la pretesa di sapere qualcosa che gli altri sanno meglio di te. Non penso che lo Stato lo possa imporre. Perché questo non è previsto nel nostro ordinamento“. Così Giorgia Melone ospite di Rtl 102.5, che poi allarga il campo agli altri  temi caldi dell’attualità. A partire dalla manovra fino alle candidature per le prossime amministrative di primavera.

Meloni: lo Stato non può imporre il vaccino per legge”

Sui vaccini  – prosegue –  penso che possa spingere “con campagne serie, dicendo quali sono i rischi di non vaccinarsi. Quali sono i modi per farlo. Quali sono le priorità di chi si deve vaccinare. Intanto facciamolo arrivare questo vaccino in Italia. Il vaccino c’è? Ad oggi non c’è, speriamo che ci sia in futuro“.

La manovra rossogialla ignora Roma Capitale

Ma è la manovra di bilancia a fare la parte del leone nella lunga intervista al Messaggero. Tante. Troppe le lacune secondo la leader di Fratelli d’Italia. “La manovra rossogialla ignora Roma capitale. Ed è sconcertante che un’umiliazione del genere arrivi da un governo sostenuto dai partiti che esprimono il sindaco e il presidente della Regione. Il risultato dei lavori della commissione Bilancio è desolante. Bocciate tutte le proposte qualificanti. Passa solo la creazione di un tavolo istituzionale per il Giubileo del 2025“, aggiunge la Meloni, “che non si occuperà dei poteri e delle risorse per Roma capitale e che rischia di essere l’ennesima scatola vuota nelle mani di Conte. Mi auguro di essere smentita”.

“Hanno bocciato tutte le nostre proposte”

Tra le proposte bocciate, spiega al giornale della Capitale, “un fondo ad hoc da un miliardo di euro per coprire gli interventi finalizzati al trasferimento dei poteri a Roma capitale. Risorse che sarebbero servite per affrontare i problemi strutturali della città. Viabilità, trasporti, emergenza abitativa, roghi tossici e inquinamento. Lo hanno bocciato, e non si capisce il perché. Oggi alla Camera si discutono gli ordini del giorno alla manovra e io stessa presenterò quello su Roma capitale, di cui sono prima firmataria. Vedremo che parere esprimerà il governo e come voteranno Pd e M5S“.

“Grazie a Fratelli d’Italia la Raggi avrà più fondi”

Poi ricorda che è solo grazie a Fratelli d’Italia se nelle linee guida sul Recovery Fund è stato dedicato un focus a Roma capitale.” È il frutto di una nostra battaglia in commissione e continueremo a porla come una priorità. Vedremo se nella versione definitiva del piano da presentare alla Ue, Conte manterrà fede alla parola data”. La Meloni, che è anche consigliere in Campidoglio, chiarisce ancora. “Per noi parlano gli atti e le proposte presentate in Parlamento, in Regione Lazio e in Assemblea capitolina. Noi siamo sempre stati coerenti, a differenza di quello che abbiamo visto fare al M5S. È grazie alla mozione di Fdi approvata dall’Aula Giulio Cesare se la Raggi ha avuto la forza di andare da Conte per chiedere più soldi e poteri per la città”.

No al rinvio delle elezioni per ‘colpa’ del covid

Tassativo il no della Meloni al  rinvio delle prossime elezioni amministrative. “Perché il covid c’è in tutto il mondo e non mi sembra che altre nazioni abbiano sospeso per questo la democrazia, a nessun livello. La sinistra  cerca di trovare ogni pretesto possibile pur di non essere sottoposta al giudizio dei cittadini. Fosse per me, in primavera andrei a votare anche per le politiche per mandare a casa in un colpo solo Conte e la Raggi”.

Quanto alla scelta del candidato sindaco del centrodestra “siamo a buon punto. Il nostro obiettivo  è offrire presto ai cittadini una proposta di governo seria e credibile e il candidato migliore per vincere. A Roma, così come in tutti gli altri Comuni e capoluoghi nelle quali si voterà”. Sul partito non nasconde che le cose vanno bene. E annuncia un prossimo evento.Appena il Covid lo consentirà, intendiamo organizzare gli Stati generali delle periferie per dare risposte a problemi che hanno tutte le grandi città”.

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