“Io ci sono”, almeno stavolta non è per uno spritz: Zingaretti si candida a vip testimonial del vaccino
Zingaretti superstar… del “contrordine compagni” nella lotta al virus. «Io ci sono», annuncia il segretario dem. Almeno stavolta non è per uno spritz… Il numero uno di Largo del Nazareno, infatti, si è appena candidato a vip della politica testimonial del vaccino. Dunque, Nicola Zingaretti, maggior azionista di governo e governatore della Regione, oggi raccomanda vivamente il vaccino come «bene universale garantito a tutti». E si auto-candida a sponsor di una possibile campagna di vip politici pro-vaccinazione. Annunciando: «Io ci sono»… Lui: l’uomo che, con l’epidemia che esordiva e non lasciava presagire nulla di buono, esortava ed andare a cena nella Chinatown milanese all’ombra della Madonnina. Il progressista integerrimo, sempre più preoccupato di possibili apartheid anti-melting pot che della contagiosità del Covid. Amico e collega di cordata politica del sindaco Sala, che insieme al suo partito, lanciava l’appello di un aperitivo milanese.
Dopo lo spritz milanese, Zingaretti testimonial del vaccino Covid
Zingaretti, il segretario dem conviviale. L’uomo del brindisi col famoso spritz, schioccato in un momento delicato per la salute dei concittadini. Mentre le terapie intensive cominciavano a riempirsi. E poco prima della notizia della sua stessa positività al Covid. Insomma, ci sono voluti pandemia e lockdown nazionali per convincere il segretario dem a prendere completamente coscienza della minacciosità del virus. Tanto da presentarsi oggi come sponsor ufficiale della necessità di una vaccinazione di massa.
Zingaretti fa visita a Sara, la prima vaccinata della Asl di Rieti
Non ha sfilato insieme al ministro Speranza ieri allo Spallanzani, ma oggi Zingaretti in veste di governatore del Lazio, scende in campo e prova a guadagnare posizioni (e consensi). Tanto che, pronto a proporsi come testimonial pro-immunizzazione, lancia l’idea di fare da apripista in una ipotetica lista di politici sponsor del vaccino anti-Covid. Non è un caso allora se, oggi, i canali social dell’assessorato regionale alla Salute, postano: «Avvio della campagna di vaccinazione Covid-19 nella Asl di Rieti. Sara, la prima a essere vaccinata, ha ricevuto la visita dell’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, e del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti». Con tanto di post di rimando dal suo profilo Facebook, dove il segretario del Pd, pubblica: «Il vaccino deve essere un bene universale. Garantito a tutti».
Zingaretti, «una campagna di tutti i leader per il vaccino»?
Un fiume in piena di idee e proposte, Zingaretti. Che, addirittura, in una lettera al Corriere della sera, rispondendo alla proposta del direttore Luciano Fontana, sul fatto che «sarebbe davvero un bel segnale se i leader di tutti i partiti decidessero di scattare insieme una foto», per dire agli italiani che è indispensabile vaccinarsi contro il Covid, replica: «Caro Direttore, io ci sono. Concordo nella sua proposta di organizzare una campagna unitaria fra i principali leader politici per la promozione del vaccino anti-Covid. E sono a disposizione per qualsiasi azione».
«Io ci sono»: Zingaretti si auto-promuove apripista dei testimonial del vaccino
Aggiungendo in calce anche: «I nostri comportamenti e la scienza ci permetteranno di superare questa terribile pandemia. Ma è importante l’impegno di tutti per raggiungere questo obiettivo. Su questi temi l’unità è importante per ricostruire fiducia e speranza nel futuro. Ribadisco: io ci sono». Menomale che almeno, questa volta, l’appello di Zingaretti è all’unità per la lotta al virus e sull’adesione alle vaccinazioni. E non un propagandistico invito alla koiné, magari brindando a suon di spritz...