Il cashback natalizio è la solita beffa: i soldi non basteranno per tutti

12 Dic 2020 15:45 - di Riccardo Angelini
cashback

Il cashback voluto da Giuseppe Conte rischia di essere un flop. Com’è noto si tratta dell’incentivo all’uso della moneta elettronica con un premio del 10% sulle spese effettuate fino a 1500 euro dall’8 dicembre fino alla fine dell’anno. Il tutto da ottenere iscrivendosi all’app Io.

Cashback, lo stanziamento è insufficiente

Ma c’è un intoppo, e lo svela Il Giornale. Lo stanziamento è sottostimato. Il premio è infatti un’anticipazione del cashback vero e proprio che sarà in vigore nel 2021. In questa fase sperimentale lo stanziamento è di soli 227,9 milioni. Il regolamento prevede che se la risorsa finanziaria stanziata dovesse esaurirsi il rimborso spettante verrà ridotto. In pratica se i soldi non bastano per tutti, gli ultimi arrivati non avranno il rimborso promesso ma un rimborso decurtato. 

Uno smacco per milioni di italiani

“Uno smacco – commenta Il Giornale – per i milioni di italiani che hanno aderito al programma e un imprevisto che rischia di vanificare l’obiettivo primario del programma: incentivare i pagamenti tracciabili e gli acquisti nei negozi fisici”.

Il Giornale fa due conti: rimborso decurtato

Il Giornale fa anche due conti: finora alla app Io si sono iscritti più di 3,6 milioni di utenti. Se tutti avessero diritto ai 150 euro di rimborso il Tesoro dovrebbe prepararsi ad erogare 525 milioni di euro. Più del doppio della cifra stanziata.

Insomma già si sente odore di promessa non mantenuta. Anche se palazzo Chigi precisa: “Il cashback relativo al periodo sperimentale di dicembre viene pagato nel 2021, così come il primo semestre del 2021. Per entrambi questi periodi lo stanziamento complessivo è di 1.750 milioni. Quindi per l’extra cashback di Natale ci sono tutte le risorse necessarie”.

Cashback, le critiche di Crisanti

Alle ristrettezze dei fondi si aggiungono poi le critiche del virologo Andrea Crisanti. “Di soldi se ne stanno spendendo tanti in Italia. E secondo me si poteva fare di più” in chiave anti-Covid. “Per esempio, perché non si è pensato di legare l’operazione ‘Cashback’ all’uso anche dell’App Immuni, per incentivare l’adesione degli italiani?”.

“Scaricando l’App che serve per attivare e accedere ai rimborsi Cashback, i cittadini dovevano essere indirizzati a scaricare anche Immuni, con un vincolo: se cancelli l’App” nata per rendere automatico il contact tracing in caso di positività a Sars-CoV-2, “allora non sei più elegibile al rimborso di Cashback. Mi sembra un’idea sensata e semplice, non ci vuole certo del genio per concepirla”.

 

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