Zangrillo smentisce la fake news sulla mortalità record in Italia. “Non si tiene conto di 3 fattori”

18 Nov 2020 17:42 - di Redazione

L’Italia non è il terzo paese al mondo per mortalità da Covid. Parola di Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi e prorettore del San Raffaele di Milano.  “Oggi sul ‘Corriere della Sera’ l’Italia viene indicata in modo negativo. Sulla base di un database. E non di una ricerca strutturata secondo regole scientifiche. Si dice che sia il terzo Paese al mondo per letalità da Covid“.

Zangrillo smentisce l’indice di mortalità da covid

Sotto i riflettori i numeri  che vengono dal maxi contatore con cui la Johns Hopkins University aggiorna quotidianamente i contagi, i morti, i guariti da Covid  dei vari Paesi. “E’ sorprendente come non venga tenuto in alcun conto un dato che costituisce il nostro orgoglio di italiani.  Il Belpaese ha una principale caratteristica. Credo positiva: la longevità”. La percentuale di ultrasettantenni  del 17%, contro circa il 10% del resto d’Europa. “Ed è noto che Sars-CoV-2 colpisce in modo letale soprattutto la popolazione anziana. Ma non basta. L’indice è calcolato in base al rapporto fra morti e numero di positivi. Ed è noto a tutti che durante la prima ondata il numero di persone tracciate come positive, in Italia,  è stato drammaticamente sottostimato”.

“Si ignorano tre fattori importanti”

Per Zangrillo, “basterebbero questi due dati significativi a indicare la grave distorsione della realtà”. Ma è bene aggiungerne un altro per respingere la fake news riportata dal Corriere. “La modalità di trasmissione dei dati da parte delle Regioni all’Istituto superiore di sanità  è gravata da un fisiologico ritardo. Che rende ogni conclusione del tutto inopportuna e intempestiva”.

Il prorettore del San Raffaele non parla per polemica. “Parlo a difesa del nostro sistema sanitario nazionale. Nella consapevolezza del grave momento che stiamo vivendo. Ma a difesa della verità spesso calpestata per fare clamore. Con la scellerata conseguenza di rovinare irreparabilmente la vita ai nostri anziani. E non solo“.

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