Vignette di Maometto, il Pakistan annuncia l’espulsione dell’ambasciatore francese

17 Nov 2020 18:15 - di Laura Ferrari
Pakistan, proteste

Discutere dell'”espulsione” dell’ambasciatore francese a Islamabad. È questo che il governo del Pakistan avrebbe promesso – insieme al boicottaggio dei prodotti francesi – al movimento Tehreek-e-Labbaik Pakistan (Tlp). Il movimento islamista avrebbe così posto fine alla protesta, che da domenica bloccava l’ingresso a Islamabad. La Francia è finita nel mirino della contestazione dopo la pubblicazione delle vignette di Maometto. “Tutte le richieste sono state accolte”, ha detto il portavoce Qari Zubair. Ieri sera si è svolta una trattativa serrata tra il ministro degli Interni e degli Affari religiosi e leader della protesta. E’ in questa occasione che sarebbe arrivata la promessa di discutere in Parlamento dell’espulsione dell’ambasciatore francese a Islamabad.

A ottobre, un giovane islamico ha decapitato l’insegnante di francese Samuel Paty. Il fanatico aveva così voluto punire il docente, reo di aver mostrato vignette del profeta dell’Islam Maometto in classe. Dopo il delitto, il presidente Macron aveva omaggiato l’insegnante come un “eroe silenzioso”.

In Pakistan difendono la decapitazione del professore francese

“Samuel Paty è stato ucciso perché gli islamisti vogliono il nostro futuro e perché sanno che con eroi silenziosi come lui, non lo avranno mai”, aveva detto Macron. La maggior parte dei musulmani crede che qualsiasi rappresentazione del Profeta sia blasfema.

In precedenza, a settembre, Macron aveva difeso il “diritto alla blasfemia” in base alla libertà di espressione e si era impegnato a combattere quello che ha definito “separatismo islamista” in Francia attraverso misure amministrative. Le osservazioni di Macron hanno suscitato l’ira di diversi leader mondiali, tra cui il pakistano Imran Khan e il turco Recep Tayyip Erdogan, e chiedono il boicottaggio dei prodotti francesi.

Il Tlp aveva organizzato un presidio di protesta simile nel 2018 contro l’ assoluzione della donna cristiana Asia Bibi, accusata di blasfemia.

I manifestanti a Islamabad hanno affermato che il governo non ha fatto abbastanza sulla questione e hanno chiesto al governo di tagliare i rapporti diplomatici con la Francia ed espellere l’ambasciatore francese Marc Barety. “La nostra richiesta è molto blanda, solo per rimuovere l’ambasciatore e tagliare i legami”, ha detto ad Al Jazira Zaheer Mushtaq, 35 anni, che aveva trascorso la notte alla protesta di Faizabad. “Questo è per la dignità del Profeta, che la Francia ha violato. Una offesa che non può essere perdonata”. Il governo del Pakistan li ha prontamente accontentati.

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