Trump: «Stavamo vincendo dappertutto. Poi nella notte si sono chiusi in segreto con le schede»

6 Nov 2020 7:44 - di Edoardo Valci
Trump

Donald Trump reagisce. Troppi brogli, sondaggi che hanno condizionato le elezioni, una campagna d’odio che dura da anni.  «Non hanno verificato le firme, non hanno controllato se le persone potessero votare. Vengono calcolati voti senza timbro postale e senza alcun tipo di identificazione. Stanno accadendo cose pessime. È una situazione senza precedenti a causa della corrotta macchina democratica».

Trump: «Con i voti illegali vogliono rubarci le elezioni»

«Se contate i voti legali, vinco facilmente. Ma se contate i voti illegali, possono provare a rubarci le elezioni», afferma in sala stampa. Parla per 16 minuti. E sono 16 minuti di fuoco. «Stiamo controllando. Molti voti sono arrivati in ritardo. Mi sono già aggiudicato molti Stati cruciali, anche con vittorie schiaccianti. Ho ottenuto vittorie storiche. I sondaggi sono stati completamente sbagliati e hanno costituito un’interferenza nel voto. Sono stati progettati per tenere a casa i nostri elettori».

La vergogna dei sondaggi: «Ma quale onda dem…»

«I sondaggi hanno cercato di sopprimere il voto. Avevano previsto che avrei perso in Florida, invece ho vinto. Poi avevano previsto la mia sconfitta per 4 punti in Ohio, ho vinto di 8 punti. Avevano previsto una mia larga sconfitta in Wisconsin, c’è un testa a testa. Stanno cercando di rubarci le elezioni, stanno cercando di truccarle. Non possiamo permetterlo», dice Trump. Ribadisce l’intenzione di bloccare il conteggio dei voti arrivati tardi: «Non c’è stata alcuna onda blu, c’è stata un’onda rossa», aggiunge facendo riferimento ai risultati di democratici e repubblicani.

«Stavamo vincendo ovunque»

«Ci sono pochi stati che devono concludere lo spoglio dei voti. Stavamo vincendo in tutti gli Stati chiave. Poi miracolosamente i nostri numeri hanno cominciato a calare. Tutto questo in segreto, non hanno permesso agli osservatori di essere presenti. Ci siamo rivolti al tribunale, gli osservatori sono entrati ma sono rimasti a distanza. In questo processo è mancata trasparenza. Avevo già parlato del voto postale, è un sistema corrotto».

Trump e il mistero della notte

«Nella notte delle elezioni eravamo nettamente avanti in North Carolina e siamo ancora avanti. Ma con un margine inferiore perché all’improvviso arrivano le schede per posta, inviate tutte per una sola parte», dice con una panoramica su una serie di Stati. «Ho vinto nettamente in Pennsylvania e ora arrivano queste schede: le trovano ovunque e non vogliono che ci siano gli osservatori, anche se secondo un giudice dovrebbero esserci. Vogliamo solo che il conteggio delle schede venga osservato. In Georgia ho vinto nettamente nella notte delle elezioni e anche qui il vantaggio è sceso e ora potrei anche essere in svantaggio. In Michigan avevamo vinto, lo stesso in Wisconsin. Siamo vicini alla vittoria in Arizona, le nostre previsioni sono positive».

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