Selvaggia Lucarelli contro De Luca: «Insulta pure i passerotti e mi querela. Datelo a me, il lanciafiamme»

28 Nov 2020 15:14 - di Alberto Consoli
Selvaggia Lucarelli

Selvaggia Lucarelli querelata da  Vincenzo De Luca. Fa quasi ridere. Allo sceriffo che schiuma rabbia e insulti ad ogni show della sua diretta Fb non piacciono le critiche che stanno travolgendo lui e la sanità campana in questi mesi. Forse non si è ancora accorto, il governatore della Campania, che la luna di miele con tanti italiani “innamorati” dell’imitazione eccelsa di Maurizio Crozza è finita. Parlano per lui i servizi  sugli ospedale della sua regione,  il suo lanciafiamme spuntato e gli epiteti ingiuriosi sibilati contro il mondo intero durante i suoi interventiSelvaggia Lucarelli  su Twitter dà conto della querela incassata dal governatore della Campania. Che non avrebbe gradito un articolo  non troppo tenero nei suoi confronti, ma comunque ironico, da parte della opinionista.

La replica semiseria di Selvaggia Lucarelli

Ci ride su anche lei della querela. Vincenzo chi?…, ironizza la giornalista del Fatto, proprio lui?  “Vincenzo De Luca, quello che insulta pure i passerotti sul ramo di pesco, mi ha querelata per un articolo ironico“, scrive sui social Selvaggia Lucarelli. Ma l’ironia e De Luca sono un ossimoro quando ad esserne bersaglio è lui. “Per giunta – aggiunge la Lucarelli – credo abbia querelato l’ultima giornalista che ogni tanto lo difende(va) pure. A me il lanciafiamme!”, chiosa con una battuta. Sarà ora il tribunale a dirimere  il duello a distanza tra lei e  De Luca. Stavolta infatti, il governatore, ha optato per le vie legali, rinunciando all’invettiva diretta di cui tanto si compiace.

Risuonano ancora i suoi epiteti: “cialtrone, personaggetto, imbecilli, sciacalli”, indirizzati a tutti i colleghi politici e ai giornalisti. Che non sia sereno è sotto gli occhi di tutti. Le reazioni spropositate e l’assenza di contenuti politici delle sue invettive sono imbarazzanti. Ultimo insulto in ordine di tempo era toccato a Giletti (che per inciso la Lucarelli detesta) reo di aver fatto realizzare molti servizi sugli ospedali. “Mi è capitato di vedere qualche conduttore televisivo di sfuggita, perché ovviamente sono l’unico che farà aumentare gli ascolti di queste trasmissionacce”, ha detto riferendosi al conduttore di Non è l’Arena. Definito infine così: “Uno in coma etilico così, noi lo avremmo ricoverato“. Ecco il livello. Per non parlare di “somaro e uomo di Neanderthal”, riservati a Matteo Salvini. Insomma, ci mancano solo i passerotti.

 

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