Rissa tra Luca Ricolfi e Andrea Romano: il sociologo fa a pezzi il governo. Il dem va in tilt (video)
Luca Ricolfi lascerà il segno con il suo intervento a “L’Aria che tira” su la 7. La rissa con Andrea Romano (Pd) è tutta da godere: “Al governo resta solo l’arma di terrorizzarci e convincerci di restare a casa“, esordisce il sociologo. Risposta: “Ognuno sceglie i suoi compagni di strada, Sgarbi è simpatico ma ogni volta si leva la mascherina”. Sono solo alcuni stralci dello scambio di opinioni – si fa per dire- tra il sociologo che da tempo fa a pezzi l’operato del governo e il dem. “E’ umiliante obbedirvi” disse tempo fa lo studioso sempre dal salotto di Myrta Merlino riferendosi alle restrizioni volute dall’esecutivo in materia di pandemia.
Romano a Ricolfi: “Sei il beniamino di Salvini e Meloni”
Ora è ancora più critico e tanto basta a far scatenare le ire di Romano. Che, come spesso fa la sinistra, non risponde nel merito delle critiche, ma parla d’altro: di Sgarbi, appunto, e di Salvini. Infatti gli rimane la provocazione per fronteggiare le considerazioni dello studioso, che sulle restrizioni esprime il suo punto di vista: “Lei adesso è diventato il beniamino di Matteo Salvini e Giorgia Meloni“, replica stizzito Romano. Perde le staffe e usa l’unica arma, la rabbia. Già, perché secondo lui apprezzare l’approccio coerente del centrodestra ai temi sanitari ed economici è da additare come peccato mortale. Un argomento da esporre al pubblico ludibrio. La sinistra non cambia mai copione. La realtà è che Meloni e Salvini avevano ragione su tutto: hanno fatto proposte, il governo di cui Romano fa parte ha fatto finta di niente. A Romano non resta che prenderne atto e per questo si arrabbia. Quando poi Ricolfi picchia duro sfottendo lui e l’esecutivo intero, non ci ha visto più:
Romano perde le staffe, Ricolfi lo irride
“Sono barricato in casa e metto gli assi di legno alle finestre, al governo resta solo l’arma di terrorizzarci”. Una voce solitamente sobria come quella del sociologo della Fondazione Hume, ha ancora una volta scagliato i suoi strali contro l’esecutivo, le sue misure anti-contagio e i divieti ipocriti. L’ironia del professore smonta del tutto Romano che perde le staffe e inizia a interrompere Ricolfi appena apre bocca, come una Alba Parietti qualsiasi. Non sia mai che i telespettatori ascoltino delle verità scomode. Ricolfi allora riprende il filo del discorso anche se giustamente non ne può più: “Se devo essere interrotto continuamente vi saluto, la strada maestra per salvare l’economia è evitare che la gente abbia paura”, spiega. E Romano ripete frasi senso: “Ognuno sceglie i suoi compagni di strada, Vittorio Sgarbi è simpatico ma ogni volta si leva la mascherina”. Chi lo capisce è bravo…