Perché i visoni della Danimarca fanno paura al mondo: la zona del contagio sarà zona rossa come Whuan?
Aumentano i timori in Danimarca (ma non solo) legati al nuovo ceppo virale prodotto da una mutazione del coronavirus legata ai visoni. A scatenare le apprensioni la scelta del governo di Copenhagen di avviare l’abbattimento di tutti i visoni allevati nel Paese. Uno stermino per un totale di oltre 15 milioni di esemplari. Il Statens Serum Institut (SSI), l’Istituto pubblico che segue le infezioni nel paese scandinavo, ha annunciato che la presenza del “virus del visone” è stata rilevata in 214 persone su un campione di 5.102 esami compiuti. In particolare, con una diffusione maggiore nella regione dello Jutland settentrionale. E questo nei pressi degli allevamenti dove è stata rilevata la maggiore presenza di animali infetti.
Coronavirus: l’allarme dalla Danimarca
Una concentrazione geografica che ha spinto alcuni esperti a chiedere l’isolamento di quest’area. Soprattutto dopo che gli esami più recenti condotti dall’SSI hanno confermato il timore che questo virus modificato indebolisce la capacità dell’organismo di formare anticorpi. Il pericolo più grande? Potrebbe endere potenzialmente inefficaci i vaccini in fase di sviluppo per il Covid-19.
L’Istituto parla ora di «un grave rischio per la salute pubblica» con la possibilità che «l’immunità acquisita attraverso la vaccinazione o una precedente infezione possa essere indebolita o eliminata».
I casi di infezione da coronavirus contratto dai visoni in Danimarca preoccupano anche l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). «Siamo a conoscenza di segnalazioni dalla Danimarca di un certo numero di persone infettate da coronavirus dai visoni, con alcune modifiche genetiche nel virus. Siamo in contatto con le autorità danesi per saperne di più», ha fatto sapere l’Oms ieri in un tweet.
Covid: abbattuti 15 milioni di esemplari
La Danimarca è uno dei principali esportatori di pelliccia di visone, ogni anno vengono prodotti circa 17 milioni di questi accessori. Da sola la Kopenhagen Fur provvede a soddisfare il 40% della richiesta mondiale, particolarmente forte in Cina e Hong Kong. Secondo le stime del governo, che ha promesso di risarcire gli allevatori, l’abbattimento di 15 milioni di esemplari avrà un impatto di circa 5 miliardi di corone (671 milioni di euro).
Lav, l’Italia chiuda gli allevamenti di visoni
L’associazione animalista Lav (Lega antivivisezione) lancia un appello al governo italiano perché chiuda tutti gli allevamernti di animali da pelliccia in Italia. “Ancora una volta – si legge in un comunicato – dalla Danimarca giungono notizie raccapriccianti sulla diffusione del coronavirus SARS-CoV-2 introdotto dall’uomo (operatori infetti) negli allevamenti intensivi dei visoni, animali particolarmente sensibili a questa infezione, e dove il virus ha così potuto replicarsi, subendo importanti mutazioni”.