Laura Boldrini fa la vittima, Mattia Feltri la disintegra: «Gli ospiti devono sapere come comportarsi»

27 Nov 2020 10:23 - di Franco Bianchini
Laura Boldrini

Fa la vittima, Laura Boldrini. E si becca la stangata di Mattia Feltri. «Avevo scritto un intervento per il blog dell’Huffington Post in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. Il direttore di HuffPost, Mattia Feltri, non ne ha autorizzato la pubblicazione. Sapete perché? Perché chiamavo in causa Vittorio Feltri, suo padre, che martedì firmava un articolo su Libero dal titolo: “La ragazza stuprata da Genovese è stata ingenua”. Di fatto attribuendo, come avviene troppo spesso, anche alla ragazza la colpa dello stupro».

Laura Boldrini: «Mi ha detto no per i suoi rapporti personali»

«Dunque», prosegue la Boldrini, «un direttore di una testata giornalistica sceglie di non pubblicare un intervento per via dei suoi rapporti familiari. Ma è accettabile una cosa del genere? Per me no, non lo è. In tanti anni non mi sono mai trovata in una simile situazione. Sia chiaro che continuerò ad impegnarmi perché sia rispettata la dignità delle donne. Anche nell’informazione e sul piano del linguaggio. E continuerò a difendere sempre la mia libertà di parola».

Mattia Feltri: «Ha fatto apprezzamenti spiacevoli su mio padre»

Il direttore dell’Huffington Post, Mattia Feltri, replica dalla prima pagina della sua testata. «Confermo quanto scritto dall’onorevole Boldrini su Facebook. Ha mandato uno scritto per HuffPost che conteneva un apprezzamento spiacevole su mio padre Vittorio. Ritengo sia libera di pensare e di scrivere su mio padre quello che vuole, ovunque, persino in Parlamento, luogo pubblico per eccellenza. Tranne che sul giornale che dirigo».

«Ho facoltà di decidere cosa va sul mio giornale»

«L’ho chiamata e le ho chiesto la cortesia di omettere il riferimento. Al suo rifiuto e alla sua minaccia, qualora il pezzo fosse stato ritirato, di renderne pubbliche le ragioni, a maggior ragione ho deciso di non pubblicarlo. Al pari di ogni direttore, ho facoltà di decidere che cosa va sul mio giornale e che cosa no. Se questa facoltà viene chiamata censura, non ha più nessun senso avere giornali e direttori».

L’affondo finale contro Laura Boldrini

«Oltretutto l’onorevole Laura Boldrini, come altri, su HuffPost cura il suo blog. Quindi è un’ospite. E gli ospiti, in casa d’altri, devono sapere come comportarsi», conclude Mattia Feltri. Poi aggiunge: «Ps. Ringrazio il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, per avermi condannato senza nemmeno una telefonata per sentire la mia versione, quella di un iscritto».

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