Il Pd e i renziani processano Arcuri e la Azzolina: «Sulla scuola avete fallito, propaganda e basta»

3 Nov 2020 11:36 - di Mia Fenice
Arcuri

Lucia Azzolina e Domenico Arcuri finiscono sul banco degli imputati. Ad attaccarli questa volta non è l’opposizione, ma membri della stessa maggioranza. In prima linea c’è Italia Viva. Troppi i ritardi nella gestione della messa in sicurezza delle scuole. A sferrare un duro attacco contro la loro cattiva gestione è Michele Anzaldi. Il deputato renziano scrive un post di fuoco su Facebook. «Il governo sull’emergenza Covid finora è sembrato più impegnato a fare comunicazione e propaganda populista, invece di lavorare notte e giorno per risolvere davvero i problemi». E cita per tutti un caso. «Pensiamo ad esempio ad un caso eclatante vero simbolo di fallimento e cattiva gestione di questi mesi. I banchi monoposto per il distanziamento nelle aule scolastiche». Anzaldi, componente della commissione Cultura della Camera, fa notare: «Tutti ricordiamo le immagini trionfanti nei telegiornali Rai a fine agosto con l’arrivo dei banchi monoposto a Codogno, ad Alzano, a Nembro. In poche settimane tutte le scuole avrebbero avuto i banchi richiesti, dichiarava il commissario all’emergenza Arcuri. Mentre scorrevano le immagini dei camion militari che scaricavano i banchi nei Comuni simbolo della prima ondata».

La denuncia di Anzaldi sui banchi a rotelle

«Oggi scopriamo –prosegue – grazie ad un’inchiesta del Sole 24 Ore e a tanti articoli della stampa locale, che dopo due mesi dall’inizio delle scuole mancano ancora quasi il 50% dei banchi promessi. Non sono stati ancora consegnati 900mila banchi sui 2,4 milioni necessari. Emblematico il caso del liceo di Cirié nel torinese. Consegnati sabato scorso, 31 ottobre, 1.200 banchi a rotelle e sedute monoposto. Ma da oggi tutti gli studenti sono a casa. Non era meglio una conferenza stampa in meno, un’intervista in meno, e qualche bando più rapido? A questo doveva servire la nomina di un commissario per l’emergenza incaricato anche di garantire la riapertura in sicurezza delle scuole. I banchi arriveranno nei prossimi giorni. Forse. Ma intanto le scuole stanno già richiudendo».

Azzolina e Arcuri, Italia Viva all’attacco

Anzaldi usa parole di fuoco. «Succede nelle superiori di tutta Italia e in alcune regioni anche alle medie e alle elementari. Se davvero si arrivasse alla chiusura di tutte le scuole, unica l’Italia tra i grandi paesi europei, sarebbe un fallimento gravissimo. I responsabili dovrebbero andarsene immediatamente. Matteo Renzi era stato il primo ad aprile a chiedere di programmare la ripartenza di settembre. Ma sulle questioni fondamentali (tamponi, trasporti, tracciamento, terapie intensive, scuole) siamo arrivati drammaticamente in ritardo. Responsabilità che non possono passare senza conseguenze».

Anche il Pd contro Arcuri

A puntare il dito contro Arcuri è anche Ubaldo Pagano, capogruppo del Pd in Commissione bilancio alla Camera. «La situazione è sempre più grave e il Commissario all’emergenza Arcuri non fa altro che scaricare su altri responsabilità di sua competenza. Abbiamo capito mesi fa che ha un talento naturale per prendersi i meriti dei “successi”. Ma una certa allergia per rispondere delle mancanze del suo operato durante questi mesi di crisi sanitaria. Sulla questione scuola, poi, ci sarebbe da scrivere un manuale. Dai nuovi banchi promessi per l’inizio delle lezioni, poi per ottobre e che forse arriveranno a fine anno quando saranno sostanzialmente inutili. Per non parlare di quegli 11 milioni di Dpi e gel, “assicurati” per studenti e personale già a settembre ma la cui dotazione è arrivata alla cifra sufficiente solo con la ripresa della Dad…». E infine: «Al Commissario Arcuri un consiglio non richiesto: invece di fare la paternale ad altri, spenda il suo tempo a far funzionare le cose. Il governo gli ha dato poteri e funzioni quasi illimitate. Dimostri di saperle usare e impari ad assumersi le sue responsabilità».

L’attenzione sui trasporti

I renziani attaccano anche sull’inadeguatezza dei trasporti. «Se vogliamo evitare la disfatta educativa rappresentata da una nuova chiusura della scuola, bisogna ricorrere allo strumento da noi proposto più volte: il noleggio dei mezzi privati». Raffaella Paita, presidente della Commissione Trasporti della Camera, si sofferma sulla necessità di potenziare i trasporti. «L’importante indicazione dei sindacati della scuola – continua – che invocano l’adozione di questo tipo di soluzione, ci pare un ulteriore segnale in questo senso. Come sottolineato dai sindacati, il noleggio di bus turistici, taxi e Ncc permetterebbe agli studenti di spostarsi da casa a scuola in sicurezza. E anche di alleggerire la pressione sui mezzi pubblici, in linea con la decisione del governo di diminuire la capienza al 50%. Prima di arrendersi e condannare milioni di ragazzi a un fallimento educativo e le loro famiglie a enormi complicazioni organizzative, il governo ci ripensi. Salvare la scuola è ancora possibile. Basta volerlo».

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