Gualtieri si appoggia agli amici americani per la privatizzazione di Mps: Bank of America e Orrick

21 Nov 2020 13:15 - di Carlo Marini
privatizzazione Mps

Per la privatizzazione di Mps, Gualtieri punta su due amici americani. Infatti, il governo italiano avrebbe scelto Bank of America e Orrick come consulenti finanziari e legali per aiutare il Tesoro a ottenere un accordo di fusione per la banca salvata Monte dei Paschi come parte del suo piano di privatizzazione. Lo riporta in esclusiva l’agenzia Reuters, citando tre fonti vicine alla questione.

Il ministero dell’Economia mira a concludere una fusione entro il 2021, affermano le fonti, per garantire una soluzione a lungo termine per la banca, che è soggetta a rischi legali e attività di scarsa qualità. Il Monte dei Paschi ha comunicato che i suoi buffer patrimoniali dovrebbero scendere al di sotto dei requisiti minimi all’inizio del prossimo anno. Condizionati, tra l’altro, anche dagli accantonamenti contro i rischi legali a seguito della condanna degli alti dirigenti.

Il portavoce del Tesoro e Orrick non hanno ancora commentato l’indiscrezione, mentre Bank of America ha optato per il classico “no comment”.

Per la banca acquirente un tesoretto da 2 miliardi

Secondo il Corriere della Sera è di circa due miliardi di euro la dote fiscale che Mps può portare a una banca acquirente. Sarebbe insomma il tesoretto che in caso di fusione o di integrazione si può ottenere dallo Stato come credito fiscale. In pratica, un ulteriore aiuto da parte del Tesoro. Il ministero detiene, infatti, il 68% dell’istituto senese. Potrebbe, inoltre, essere costretto a un aumento di capitale della banca. Soprattutto per sostenere le coperture sulle cause legali e il patrimonio dopo la scissione dei crediti deteriorati ad Amco (sempre del Tesoro). Questo per attuare la richiesta della Bce. E per affrontare anche le nuove svalutazioni sui crediti legate alla crisi per Covid-19.

In attesa della privatizzazione di Mps confermato il rating B

Nei giorni scorsi,  l’agenzia di rating Dbrs Morningstar ha confermato la valutazione B a lungo termine del Monte dei Paschi, con outlook che sale da «negativo» a «stabile». La valutazione tiene conto anche dell’imminente ricapitalizzazione che «a nostro giudizio aggiunge nuove sfide e un più alto rischio di esecuzione per l’uscita del Governo italiano dal capitale». Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha affermato che «certamente» il Tesoro rispetterà l’impegno all’uscita dal capitale della banca concordato con Bruxelles a fine piano di ristrutturazione (fine 2021).

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