Francia, alla sbarra El-Khazzani, terrorista islamico dell’attacco al treno Thalys che ispirò Clint Eastwood

16 Nov 2020 19:01 - di Paolo Lami

La Francia porta alla sbarra il 31enne marocchino Ayoub El-Khazzani, il  terrorista Islamico accusato di aver sparato con un fucile d’assalto su un treno ad alta velocità Thalys lungo la tratta Amsterdam-Parigi nell’agosto del 2015.

Un’attentato fallito ma “storico”. Che ha ispirato anche un celebre istant movie diretto da Clint Eastwood, “Attacco al treno”.

Il film celebra le gesta dei quattro eroi – tre passeggeri statunitensi Anthony Sadler, studente, Alex Skarlatos, membro della guardia nazionale, e Spender Stone, militare dell’Aeronautica – oltre al britannico, Chris Norman, 67 anni. Che, realmente, riuscirono a disarmare Khazzani guadagnandosi la riconoscenza della Francia. E la più alta onorificenza del paese, la Legion d’Honneur. Oltre alla cittadinanza francese.

Khazzani uscì all’improvviso, poco dopo che il treno aveva attraversato il confine tra il Belgio e la Francia, da una toilette del Thalys 9364, a torso nudo, impugnando un fucile automatico caricato con circa 300 colpi.

Un passeggero francese riuscì a strappargli l’arma di mano. Ma Khazzani tirò fuori una pistola.

Il terrorista sparò riuscendo, poi, a recuperare il fucile d’assalto. Che, tuttavia, si inceppò.

Fu a quel punto che tre passeggeri americani – due dei quali militari fuori servizio – lo affrontarono con un gesto eroico. Che ispirò a Clint Eastwood la pellicola hollywoodiana “Attacco al treno”.

Alla fine il bilancio fu di appena quattro feriti per un attentato che se fosse andato in porto così come era stato progettato poteva trasformarsi in una carneficina.

La velocità con cui i quattro passeggeri reagirono impedì a Khazzani di sferrare colpi con il taglierino che il terrorista marocchino portava addosso.

Interrogato dalla polizia, Khazzani cercò di sostenere che aveva trovato le armi a Bruxelles. Dove era salito, questa era la sua versione, con l’intenzione di rapinare i passeggeri. Armato di un fucile d’assalto, di una pistola e di un taglierino.

L’accusa ritiene che l’attacco sia stato organizzato in Siria. E che il regista dell’operazione fosse Abdelhamid Abaaoud. Che guidò gli attacchi di Parigi del 13 novembre di cinque anni fa, tra cui quello sanguinario al Bataclan.

Accusato di tentato omicidio, possesso di armi e partecipazione a un’organizzazione terroristica, Kazzani è ora alla sbarra assieme a tre sospetti complici in un processo tutto sommato veloce se comparato ai tempi biblici della giustizia italiana. E che dovrebbe arrivare a sentenza poco dopo la metà di dicembre.

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