Da virologo a politologo: Roberto Burioni fa una battutona su Trump e diverte i suoi amici di sinistra

5 Nov 2020 12:29 - di Marta Lima

Il famoso virologo Roberto Burioni (che inizialmente sminuiva la gravità del coronavirus) ora si improvvisa anche politologo e battutaro, a favore dei suoi estimatori di sinistra, da Renzi a Fazio. E lo fa con un tweet che arriva a distanza di qualche settimana dal suo ritorno in tv, ce aveva contraddetto le sue stesse promesse di restarsene in silenzio per un po’. Ma l’attrazione della ribalta e della facile battuta, specialità per la quale s’è distino sul web, era evidentemente troppo forte.

Burioni e la battutona su Trump

“Un mio amico era fidanzato. La ragazza in un giorno di giugno senza dire niente se ne andò con un altro in Costa Azzurra. Quando chiedevamo al mio amico se era ancora fidanzato, rispondeva ‘sì, perché lei non mi ha lasciato quindi stiamo insieme’. Trump mi ricorda questo amico”. Con un post su Twitter, il virologo Roberto Burioni interviene così sulle elezioni Usa che vedono in vantaggio lo sfidante democratico Joe Biden. Si sorride, più che ridere, come si sorride sulle previsioni dei grandi analisti, sondaggisti e politologi di sinistra, che davano Donald Trump sconfitto ancor prima di andare a votare. Invece, al momento, se la sta giocando voto su voto con Joe Biden.

Il virologo che spara sempre sul centrodestra

Non è la prima volta che Burioni si inserisce nel dibattito politico, con la scusa di parlare da scienziato. Recentemente, per esempio, si era scagliato contro Matteo Salvini per alcune dichiarazioni del leader della Lega nelle quali sosteneva il possibile utilizzo delle idrossiclorochina nella cura del Covid, anche sulla base del rapido decorso di Donald Trump.

“Segnalo all’On. Salvini che le evidenze scientifiche sono concordi nel dimostrare la NON EFFICACIA della idrossiclorochina nella cura di COVID-19 e che non esistono prove solide (nonostante studi internazionali su decine di migliaia di pazienti) riguardo all’efficacia del plasma”.

Salvini, da leader dell’opposizione, si era permesso di scrivere: “Altra proposta concreta e costruttiva al governo: il rischio concreto è l’intasamento degli ospedali, per evitarlo l’Agenzia italiana del farmaco deve riattivare il protocollo di cura domiciliare con l’utilizzo di idrossiclorochina o antinfiammatori idonei sospeso…”.

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