Covid, nuova impennata di morti (853). Rezza: “Il vaccino andrà fatto almeno da 6 italiani su 10”
Sono 23.232 i positivi al Covid, con 188.659 tamponi mentre ieri erano 149.000. “Quindi c’è stato un leggero aumento del numero dei positivi. Però c’è un brutto dato. Ci sono stati 853 morti a fronte di 630 di ieri”. Lo ha detto il direttore della Prevezione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa del ministero sull’analisi della situazione epidemiologica.
Secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 188.659 tamponi. I pazienti in terapia intensiva sono 3.816, con un incremento di 6 unità. “Può esserci una certa variabilità, qualche decesso viene riportato qualche giorno dopo. Ma il numero dei decessi è alto. Gli indicatori che calano per ultimi sono quelli relativi alle terapie intensive e ai decessi”, ha aggiunto. “Gli effetti di questa lunga scia si vedranno per diverso tempo. La diminuzione dei positivi è la conseguenza degli interventi attuati. Già sento parlare di terza ondata. Ma non si tratta di ondate che si esauriscono spontaneamente. Noi abbiamo avuto un’ondata frenata con un duro intervento. E’ sempre la stessa, viene frenata quando si adottano misure”.
Bollettino Covid, “I morti non caleranno presto”
“Abbiamo 122 morti di Covid in più rispetto alla scorsa settimana, è un dato che non avremmo voluto commentare. E’ assai doloroso parlarne. Questo sarà un dato che tenderà a ridursi più tardivamente rispetto agli indicatori epidemiologici di trasmissibilità. Per qualche giorno continueremo a pagare un prezzo legato al periodo in cui il virus circolava in maniera più massiva nel paese. A fronte di queste cifre, ci sono indicatori che confermano un’iniziale riduzione della trasmissibilità”. Queste le parole del professor Franco Locatelli.
“Gli indicatori vanno nella direzione sperata”
Come dato incoraggiante, invece, per la prima volta dall’inizio della seconda ondata calano i ricoveri per Covid nei reparti in area medica. Dal bollettino del ministero della Salute emerge che ad oggi ci sono 34.577 persone ricoverate, 120 meno di lunedì, quando erano 34.697. “A fronte del dato dei morti, che deve richiamare di andare avanti nella strategia presa, 12,31% è il rapporto tamponi-casi, il numero degli accessi alle terapie intensive è 6 a fronte di 120 di una settimana fa, e quello dei ricoveri è 120 in area medica contro 528 di una settimana fa. Quindi gli indicatori vanno nella direnzione sperata”, ha detto Locatelli.
“Il vaccino? Devono farlo 6 italiani su 10”
“Grosso modo almeno tra 60% e 70% della popolazione dovrebbe essere vaccinata contro il SarsCov2 per ottenere l’immunità di gregge, ha affermato Rezza. “Cio vuol dire vaccinare 42 milioni di italiani, ha aggiunto Franco locatelli, e questa è una grande sfida. Ma ci sarà un progressivo incremento delle dosi di vaccino a partire dal 2021 e avere più di un vaccino è un vantaggio”.