Bongiorno: anche io positiva al Covid, il ministro Bonafede non ha protetto gli avvocati
“Una decina di giorni fa anch’io sono risultata positiva al Covid-19 (sintomi lievi e sto già bene, naturalmente a casa). Non saprò mai con certezza dove sia avvenuto il contagio, ma di una cosa sono sicura: esistono ‘zone franche’ in cui è impossibile difendersi, zone dove persino il cittadino più scrupoloso è impotente”. A parlare è Giulia Bongiorno, avvocato penalista e senatrice della Lega, in una intervista a Repubblica.
Giulia Bongiorno: ho usato tutte le precauzioni
Giulia Bongiorno assicura di avere usato tutte le precauzioni possibili. Tanto che “a settembre, quando ho saputo che un inquilino dell’immobile in cui vivo era risultato positivo al Covid-19, mi sono trasferita altrove; e quando ho visto che nelle scuole cresceva il numero dei contagi, ho addirittura ritirato mio figlio. Ho insomma fatto tutto quello che era in mio potere per evitare il contagio”.
Ci si ammala nelle aule di tribunale
Poi l’atto di accusa: “Ma persino il mio tutto si trasforma in niente se poi ti ritrovi in aule di tribunale senza finestre, pigiata insieme a troppe altre persone, senza il necessario distanziamento. Tutti a respirare nello stesso ambiente angusto, e forse non tutti scrupolosi nel proteggere se stessi e gli altri”.
Bonafede ministro incapace
“Il ministro Bonafede non solo non ha protetto noi che lavoriamo in tribunale durante la prima ondata di Covid-19, ma non ci protegge nemmeno adesso. In attesa della seconda ondata, ampiamente prevista, avrebbe avuto tutto il tempo di approntare le strategie e le risorse necessarie per metterci in condizione di lavorare in sicurezza – aggiunge -. Invece, mentre il Covid galoppa nei Tribunali e nelle carceri, il ministro si occupa dei problemi interni al Movimento 5 Stelle e rilascia interviste sul ruolo delle opposizioni. Dunque, parafrasando il titolo di un vecchio film inglese, Grazie, signor ministro” .