Addio a Daria Nicolodi, attrice icona di “Profondo rosso” di Dario Argento

26 Nov 2020 19:16 - di Alberto Consoli

E’ morta all’età di 70 anni l’attrice e sceneggiatrice Daria Nicolodi. A dare la notizia della sua scomparsa è stato il regista Dario Argento che con lei aveva avuto un lungo legame sia professionale che sentimentale. Indimenticabile protagonista del film cult “Profondo rosso” nel 1974 , proprio quell’anno segnò l’iniziò del lungo sodalizio con il maestro dell’horror, da cui l’anno successivo, nel 1975, nacque  Asia. Con Dario Argento collaborò a vario titolo a tutti i suoi film, da Profondo Rosso a Suspiria (1977), da Inferno (1980), a Tenebre (1982), fino a Phenomena (1984) e Opera (1987).

Addio a Daria Nicolodi. Il post di Asia Argento

Anche la figlia Asia Argento ha annunciato la morte della madre con un post su Instagram. “Riposa in pace mamma adorata. Ora puoi volare libera con il tuo grande spirito e non dovrai più soffrire. Io cercherò di andare avanti per i tuoi amati nipoti e soprattutto per te che mai mi vorresti vedere così addolorata. Anche se senza di te mi manca la terra sotto i piedi, e sento di aver perso il mio unico vero punto di riferimento. Sono vicina a tutti quelli che l’hanno conosciuta e l’hanno amata. Io sarò per sempre la tua Aria, Daria”.

Daria Nicolodi, il fascino per l’occulto

Attrice e sceneggiatrice, Daria Nicolodi, affascinata fin da bambina da oscuri misteri e occultismo, è stata l’interprete inquieta ed inquietante di film thriller di culto che hanno consacrato il genere dell’horror all’italiana. Tra le altre pellicole a cui ha partecipato si ricordano: “Schock” (1977), “Maccheroni” (1985), “Le foto di Gioia” (1987), “La setta” (1991), “La fine è nota” (1993), “Viola bacia tutti” (1998), “La parola amore esiste” (1998), “Scarlet Diva” (2000), “Rosa e Cornelia” (2000). Ha concluso la carriera con “La terza madre” (2007), ancora una volta diretta da Argento, con cui si era lasciata nel 1985 dopo una relazione durata un decennio.

Daria rimase profondamente influenzata dalla nonna materna, Yvonne Muller Loeb Casella, una nota pianista francese molto vicina a Jean Cocteau. La singolare donna si considerava una “strega bianca” e fu lei che avvicinò la nipotina all’occultismo. Mentre invece il nonno, che Daria non conobbe (morì nel 1947), Alfredo Casella, è stato uno dei più importanti musicisti del XX secolo.

Nata a Firenze il 19 giugno 1950, Daria Nicolodi iniziò a recitare giovanissima in teatro nella sua città, iscrivendosi 17enne all’Accademia di Arte Drammatica di Roma. Esordì nel 1968 diretta dal suo maestro Luca Ronconi nel “Candelaio”, con cui poi tornò a recitare in seguito nell'”Orlando Furioso”. Nel 1970 debuttò sul grande schermo nel film “Uomini Contro” di Francesco Rosi e nel 1971 è nel cast di “Alleluja brava gente“, la commedia musicale scritta da Garinei e Giovannini.

La carriera: cinema, teatro e sceneggiati cult

Nel 1972 recitò, con Gabriele Lavia, nello sceneggiato televisivo “I Nicotera” di Salvatore Nocita e sempre nello stesso anno Carmelo Bene la scrittura nel suo film “Salomè” presentato al Festival di Venezia. Fu  Anita al fianco di Ugo Tognazzi e Gigi Proietti nel film di Elio Petri “La proprietà non è più un furto”. Nel 1974 interpretò la parte di Elisa nello sceneggiato Rai di grande successo “Ritratto di donna velata”.

Il connubio Daria-Dario vide nel 1977 l’uscita del film “Suspiria”. E la magistrale sceneggiatura deve molto all’attrice grazie ai racconti di magia nera che la nonna le faceva quando era piccolina. Nel 1980 Daria è nuovamente interprete di un altro film di grande successo di Argento, “Inferno”, anch’esso scritto grazie al contributo dell’attrice che interpreta la parte di Elise De Longueval Adler. Nel frattempo Daria continuò ad intervallare il cinema con il teatro, recitando con la Compagnia dell’Eliseo di Roma. Il 1982 la vide recitare ancora in un altro film di Dario Argento: è la volta di “Tenebre” in cui fa la parte di Anne. Ancora nel 1982 è sotto la cinepresa con Carla Fracci nel film tv “Verdi” di Renato Castellani nella parte di Margherita Brazzi.

Nel 1994 Daria subì un gravissimo lutto: morì in un incidente la figlia Anna, la primogenita nata nel 1972 dal legame con lo scultore Mario Ceroli. L’attrice lasciò Roma e tutto quello che le potesse ricordare la figlia scomparsa. S trasferì prima a Parigi, poi a Paterno e per 4 anni a Foxi in Sardegna.

 

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