AAA cercasi commissario alla sanità: la Maglie sarcastica, ma non troppo, sul caos in Calabria
Sul post-Zuccatelli e il caos in Calabria, Maria Giovanna Maglie sfodera l’ironia per mistificare indignazione e rabbia contro il governo e la sua gestione dell’epidemia di Covid. E in un tweet al fulmicotone tuona: «Cercasi commissario straordinario alla sanità per la Calabria. Gradita esperienza in paesi del primo mondo, no indagini in corso. Inviare curriculum senza fretta, tanto il Covid aspetta»…
Tweet della Maglie sul caos in Calabria
È con sarcasmo indignato, che trasuda vivo risentimento, che la Maglie torna a sanzionare Conte e il ministro Speranza per la confusione generata dall’inguacchio del caso Calabria, emblematico della gestione dell’emergenza nella Regione. Prova riderci su, la giornalista, ma il suo è un riso amaro. E come potrebbe essere diversamente del resto? Nel breve arco di pochi giorni, infatti, è successo tutto e il contrario di tutto. Prima la defezione coatta del commissario alla sanità Saverio Cotticelli, che in un’intervista in tv si dichiara sorpreso che spettasse a lui la disposizione di un piano anti-Covid nella regione. Dimissioni imprescindibili a cui segue, come noto, la nomina di Giuseppe Zuccatelli.
Nomine, dimissioni e defenestrazioni
Un’investitura, quella di Zuccatelli, a dir poco controversa e subito contestata: il sospetto che la scelta sia ricaduta su di lui per mere motivazioni politiche prende corpo. Del resto, il dubbio si rivela lecito: non solo Zuccatelli è uomo da sempre schierato a sinistra, ma attualmente fa parte di Leu: guarda caso lo stesso partito d’adesione del ministro Speranza. Non solo: certo non aiuta alla sua causa i vari video, tacciati di negazionismo, spuntati a raffica all’indomani della (seconda) nomina calabrese. Il doppio autogol di regione e governo disorienta tutti. E a colpo di scena si aggiunge colpo di scena: con la toppa che risulta sempre peggiore del buco che si vuole andare a coprire.
Il ruolo di Gino Strada: sì, forse, anzi…
Tutto da rifare allora. E lunedì nuove risoluzioni alimentano il caos. Defenestrato Zuccatelli, al suo posto l’esecutivo nomina Eugenio Gaudio, ex rettore della Sapienza, con i 5 stelle che caldeggiano un affiancamento di Gino Strada in veste di collaboratore esterno. Peccato che nella serata, sempre di lunedì, si scopra che l’ultimo nominato a gestire la caotica situazione calabrese sia indagato… Non solo. In un colloquio avuto con il ministro Roberto Speranza-. notizia di queste ore – Gaudio appena nominato nuovo commissario ha spiegato che, per motivi personali, non avrebbe accettato la nomina. Al rebus delle cariche funestato dal balletto di nomine e dimissioni fulminee, si aggiunge la variabile del fondatore di Emergency. Il quale, a questo punto, frena su un suo coinvolgimento. Il messaggio di Gino Strada è netto: non vuole fare da terzo incomodo, né tantomeno il vice di nessuno. Dunque, tutto da rifare: con il virus che corre e la casella regionale da riempire con tutte le pedine tornate ai blocchi di partenza. Una grana, e un dissesto, che scatenano l’ironia polemica di Marria Giovanna Maglie che, in poche battute, condensa realtà critica e critiche a chi dovrebbe saperla gestire.