Vaccino anti-covid, Pfizer annuncia: “Siamo pronti entro novembre” E Burioni esulta: c’è una data

17 Ott 2020 17:03 - di Redazione

Buone notizie sul fronte vaccino. A far ben sperare l’annuncio della casa farmaceutica Pfizer. Che prevede di chiedere l’autorizzazione per il suo vaccino anti-Covid all’agenzia americana Fda nella terza settimana di novembre. Lo rende noto l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, in una lettera pubblicata sul sito internet della società. Subito rilanciata con esultanza da Roberto Burioni.

Vaccino, Pfizer annuncia: pronti entro novembre

“Abbiamo una data”,  scrive su Twitter il virologo. “Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer scrive che se tutto andrà bene presenterà una richiesta per un’autorizzazione di emergenza del vaccino contro Covid-19 nella terza settimana di novembre 2020. Forza!”.

“Beh poi ci sarà la trafila dell’Fda”, chiede un commentatore. “Se tutto va bene realisticamente potremmo pensare che a inizio gennaio possano somministrare le prime dosi?”. “Penso che qualunque previsione che sarebbe basata sui precedenti sarebbe inattendibile”, risponde Burioni. “Se il vaccino funziona si è fatto in 9 mesi quello che si faceva in 20 anni”.

A fine ottobre il test sull’efficacia

L’ad di Pfizer spiega lo stato dell’arte. “Volevo parlare – scrive – a miliardi di persone, milioni di aziende. E  centinaia di governi in tutto il mondo che stanno investendo le loro speranze in un vaccino sicuro ed efficace per superare questa pandemia“. So che c’è confusione riguardo a cosa ci vorrà per assicurarne l’approvazione – aggiunge – e vorrei fornire maggiore chiarezza sulle scadenze per Pfizer riguardo al nostro vaccino Covid-19 del partner BioNTech.

L’ultima parola a un comitato di scienziati indipendenti

“Potremmo sapere se il nostro vaccino è efficace – spiega il Ceo – o meno entro la fine di ottobre. Per fare ciò, dobbiamo accumulare un certo numero di casi Covid 19 nel nostro studio. Per confrontare l’efficacia del vaccino negli individui vaccinati con quelli che hanno ricevuto un placebo. Poiché dobbiamo attendere che si verifichi un certo numero di casi, questi dati possono arrivare prima o dopo, in base ai cambiamenti nei tassi di infezione. Un comitato di scienziati indipendenti esaminerà i dati completi e ci informerà se il vaccino è efficace o meno sulla base di criteri predeterminati”.

 

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