Stato d’emergenza, Minzolini smaschera Conte: «Serve solo a lui se poi ognuno fa quello che gli pare»

1 Ott 2020 16:14 - di Lara Rastellino
Minzolini attacca Conte su Twitter

Proroga dello stato d’emergenza: la vexata quaestio. Oltre che l’ultima occasione per chi non vede la necessità, di smentire e inchiodare premier e governo. Come nel caso di Augusto Minzolini che smaschera Conte dicendo: «Serve solo a lui. Nelle città italiane vedo che ognuno fa quello che gli pare»… Intanto però, rieccoci a discutere di un’ulteriore  proroga dello stato d’emergenza per coronavirus. Il ministro Speranza conferma le intenzioni dell’esecutivo e, di fatto, contribuisce a conferire pieni poteri a Conte. Ancora una volta. Sempre per altri mesi: a quanto ipotizzato ieri «ragionevolmente fino alla fine di gennaio 2021». E se il premier gongola. Speranza e colleghi ministri si beano. Nelle retrovie, dietro le quinte, tra la popolazione civile e, soprattutto, nei protagonisti dell’informazione del commento politico, si alimenta il dissenso. E si dubita della assoluta “buona fede” e della effettiva efficacia dell’estensione del provvedimento. Tra tutti, spicca il retroscena ventilato da Augusto Minzolini su Twitter…

Stato d’emergenza, Minzolini smaschera Conte

Di più. Il giornalista punta l’indice contro la decisione di procrastinare lo stato emergenza e via social attacca: «Il governo chiede  un allungamento dello stato dell’emergenza fino al 31 gennaio. Al di là delle implicazioni politiche che in una condizione del genere proteggono solo il ruolo di Conte, non ne capisco l’efficacia – tuona Minzolini su Twitter – visto che girando per le città italiane, ognuno fa quello che gli pare». Una considerazione condivisa sui social e, come tutte le constatazioni semplici fino all’ovvietà, spesso vera e inconfutabile. E in quanto tale, difficile da smontare.

E dal governo continuano ad arrivare messaggi contraddittori

Nel frattempo, dal governo continuano ad arrivare messaggi contraddittori. Da una parte, infatti, solo ieri il premier dichiarava: «In Consiglio dei ministri abbiamo fatto un aggiornamento. C’è stata una discussione e abbiamo convenuto che allo stato della situazione, che comunque continua ad essere critica, per quanto la curva del contagio sia sotto controllo, è richiesta la massima attenzione da parte dello Stato. Delle sue articolazioni. E anche dei cittadini. Quindi abbiamo convenuto che andremo in Parlamento a proporre la proroga dello stato di emergenza, ragionevolmente fino alla fine di gennaio 2021». Laddove, «situazione critica» e curva del contagio sotto controllo appaiono come una contraddizione in termini.

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