Minzolini polverizza il 5S Battelli, «tosatore di cani con III media: ecco chi gestisce 209 mld di Ricovery Fund»

18 Set 2020 14:13 - di Lara Rastellino
Augusto Minzolini contro Battelli tosatore di cani che gestisce il Recovery Fund foto Ansa

Minzolini polverizza il 5S Battelli, che in diretta tv su La7 definisce: «Un tosatore di cani con la III media. Ecco chi gestisce 209 miliardi di Ricovery Fund»… L’aria che tira su La7 per i grillini è diventata realmente irrespirabile. Non c’è programma. Non c’è intervista o talk di approfondimento che non metta alla berlina le gravi lacune del pentastellati, e l’emorragia di consensi che li sta travolgendo. L’ultima stoccata è arrivata poco fa da Augusto Minzolini, che dopo aver centrato nel suo mirino polemico Giuseppe Conte e il suo governo giallorosso, dalle mitragliate a distanza per M5S e Pd, passa all’attacco frontale di un esponente grillino: Sergio Battelli. È lui l’uomo chiamato a presiedere la Commissione che gestirà il Recovery Fund. E tra affermazioni e interrogativi in sospeso il dubbio, più che amletico, aleggia in studio: ne sarà all’altezza?

Minzolini sul 5S Battelli: «Un tosatore di cani che gestisce i Recovery Fund»

Un quesito più che lecito, quello avanzato dal giornalista in studio, che parte da lontano. O meglio, che arriva dritto dritto dopo aver dato un rapido sguardo al curriculum dell’esponente movimentista pre-impegno elettorale. A quanto si evince dalle parole di Minzolini, infatti, Battelli avrebbe come titolo di studio la terza media. Il suo lavoro prima del debutto nelle aule dei bottoni? Un bel lavoro come tosatore di cani. Ma andiamo con ordine. A L’aria che tira si stanno analizzando alcuni dietro le quinte delle regionali. Così, come riporta anche Libero in queste ore, «il retroscenista spiega: “Conte si è accorto che se ci fossero dei risultati clamorosi in primis in Toscana, qualcosa investirebbe anche il governo».

Ecco chi presiede la Commissione che gestisce 209 miliardi di € di Recovery Fund

Crisi? Rimpasto? Sono gli argomenti trend topic di questi giorni. Le parole che aprono a uno scenario tutto ancora da definire ma per cui si subodora già un quadro gattopardesco alla “tutto cambi perché nulla cambi”. Ma non finisce qui. Si parla di referendum, e Minzolini continua a fare pressing sull’esecutivo traballante ma incollato alle poltrone: «Se vince il no al referendum sul taglio dei parlamentari è la sconfitta di questo governo. È uno dei primi punti dell’accordo tra Pd e M5s», sottolinea il giornalista ospite a La7. Poi, la chiosa che è tutto un programma. O meglio, la frase che vale tutto il programma in onda fino a quel momento. Una chiusura ad effetto che Minzolini riserva a Battelli: «Avere come presidente di commissione che si occuperà dei 209 miliardi una persona rispettabile, ma che ha fatto il tosatore di cani e che ha la terza media…», sospira sgomento e tranchante Minzolini. E il pubblico a casa resta a bocca aperta...

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