Ott 16 2020

Antonella Ambrosioni @ 16:45

Rete unica, Meloni: «L’Europa mette un pietra tombale sulla soluzione ingegnata da Gualtieri»

La dichiarazione della Commissaria Margrethe Vestager, Vicepresidente UE con delega alla Concorrenza e al Digitale è molto chiara e mette una pietra tombale sulla soluzione ingegnata con sorprendente dedizione dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri.

Il piano proposto da TIM è un piano non in linea con l’Europa, che non potrà mai essere approvato. È impensabile che si possa ricreare in Italia, che già soffre per scarsa concorrenza nei servizi, un monopolio controllato dall’ex-incumbent verticalmente integrato. E tutte le soluzioni pasticciate di governance proposte da più soggetti, politici e industriali, non rimuovono i problemi strutturali che questo assetto di mercato creerebbe.

L’Italia ha in corso un processo di assegnazione del Recovery Fund, con risorse importanti che servono al Paese, alle imprese ed ai cittadini italiani: sarebbe davvero grave se per le impuntature di un singolo ministro o una singola azienda, evidentemente ascoltata dal governo, si compromettesse il percorso di assegnazione di quelle risorse europee. Io stessa sono stata spesso critica nei confronti dell’Europa ma in un caso come questo non ci sono “se” o “ma” che tengano. Bisogna fare in modo che le risorse europee siano spese bene per il Paese e non per aiutare aziende private. Del resto le soluzioni sono sotto gli occhi e alla portata di tutti. Abbiamo una società italiana, interamente pubblica, come Open Fiber che opera a regime e di cui vogliamo conoscere il destino. Nuove reti in fibra fino a casa (FTTH) senza avere la legacy del vecchio rame, questo è il futuro.

Il tutto nel rispetto del quadro normativo europeo, per quanto concerne la delicata materia del wholesale e con il gradimento di tutti i soggetti di mercato che richiedono competizione e un accesso non discriminatorio alla rete. L’Italia ha bisogno di guardare a questo tema difendendo gli asset nazionali, in mani italiane, con tutte le garanzie di sicurezza e armonizzando le scelte con il quadro europeo. Abbiamo tutto tranne la volontà del governo, che deve ripensare alle sue scelte e scegliere nell’interesse dell’Italia e dei consumatori italiani e non di investitori esteri o peggio di speculatori che vadano solo a perseguire i loro interessi.