Rampelli: “Il candidato sindaco di Roma del centrodestra? Serve ancora del tempo per trovare il nome vincente”
Il nome per il sindaco di Roma ancora non c’è, ma FdI sta lavorando con gli alleati per trovare un candidato vincente. Lo dice il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, nel corso di una lunga intervista con l’agenzia Dire sulle prossime elezioni comunali.
“Fratelli d’Italia ha il maggior numero di proposte”
«Meloni, Salvini e Berlusconi hanno detto che per vincere a Roma, diversamente da quanto accaduto in passato, dobbiamo trovare persone che funzionano. Ci vorrà un po’ di tempo – premette Rampelli – Bisogna trovare le persone migliori e certamente FdI, è abbastanza scontato, a Roma avrà il maggior numero di proposte da mettere in campo. E un certo rispetto da parte degli alleati di Fi e Lega Nord a recepire le nostre indicazioni e valutazioni».
Rampelli: “Il mio nome come sindaco? Ovvio che sia in campo”
«È ovvio che sia in campo il mio nome, non mi stupisco. Anche gli altri nomi sono abbastanza prevedibili. Siamo, inoltre, in attesa di comprendere come questa selezione, e tra chi, possa essere fatta. Accettare una candidatura se me lo chiedessero i leader? Preferirei continuare a fare quello che sto gia’ facendo. Ho già fatto il consigliere comunale e il consigliere regionale e per quanto io ami profondamente la mia citta’ e abbia idee discrete, che spero di mettere a disposizione di un sindaco di centrodestra, penso che ora mi trovo in una condizione diversa».
«All’Osservatorio sulle riforme per Roma – prosegue Rampelli – ci sono parlamentari di tutte le forze politiche, tra cui anche i 5 stelle anche se non sono mai quasi venuti. Stiamo lavorando per arrivare prima delle elezioni ad una piattaforma condivisa, in modo tale che chiunque vinca avrà il sostegno rispetto all’ottenimento di Roma di poteri speciali, risorse finanziarie coerenti e royalties sulla gestione dei propri beni. Se ce la faremo? Realisticamente dico che non sarà facile».
“Liberiamo le periferie romane dagli ecomostri”
«Dobbiamo liberare le periferie di Roma dagli ecomostri, ovviamente con il consenso dei cittadini perché nessuno vuole imporre nulla. Dobbiamo ricostruire quartieri secondo le maglie centuriali romane, con tempi di percorrenza dalle abitazioni ai luoghi significativi di tipo civico o religioso, che non superino i 10 minuti. Si potrebbero poi svuotare anche i magazzini delle Sovrintendenze per portare monumenti nelle periferie».
Rampelli su rifiuti: “Scegliamo il modello francese”
«Per quanto riguarda il tema dei rifiuti: a Roma credo debbano nascere 15 Comuni al posto dei Municipi, sul modello francese, con una loro autonomia. La raccolta e il trattamento deve essere coordinato tra i 15 Comuni e il Campidoglio ma ognuno deve provvedere in modo autonomo alla pulizia delle strade. Si deve lavorare ad una raccolta spinta dei rifiuti, recuperando tutto quello che usiamo, ma siccome per quanto si possa essere virtuosi restera’ una quota non riutilizzabile allora quella la dobbiamo trattare in un altro modo. Abbiamo gia’ inceneritori nel Lazio e dobbiamo capire se questi, messi a regime e potenziati, sono nelle condizioni di smaltire quello che resta di una differenziata che Roma puo’ portare al 70% in cinque anni».
La destra manca di coraggio, in realtà non vuole il comune della rossa città di Roma e non si è mai realmente impegnata per un sindaco romano di destra.