Pescara, l’Anpi sfregia di nuovo Norma Cossetto, stuprata e infoibata dai comunisti di Tito

9 Ott 2020 12:54 - di Guglielmo Federici
Pescara Anpi

Ampi,  infamia senza fine su Norma Cossetto. L’associazione dei partigiani italiani riesce nella miserabile impresa di definire “bullismo politico” l’intitolazione di  un giardino a Pescara alla memoria della giovane massacrata e infoibata dalle bande comuniste  di Tito. Giovane vittima dell’orrore rosso, Norma è medaglia d’oro al valor civile: riconoscimento  attribuito dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Parte in tromba l’Anpi di Pescara. Ecco cosa ha il coraggio di scrivere sul sito : “L’intitolazione dei giardini di piazza Italia a Norma Cossetto rappresenta l’ennesimo atto  di “bullismo politico” dell’amministrazione comunale di Pescara. Che si inserisce nella strada già tracciata da altre discutibili iniziative culturali. Operazioni tese a riabilitare un passato di cui c’è poco da gloriarsi”. L’Anpi riversa tutto l’odio di cui è capace nell’espressione “Riabilitare”.  Norma è una giovane vittima, sul corpo della quale è stato perpetrato uno scempio che chiunque, anche l’Anpi, dovrebbe condannare senza appello.

Menia contro l’Anpi: “Vergogna eterna”

Risponde a questo nuovo sfregio  alla memoria di Norma Cossetto Roberto Menia, responsabile dei dipartimenti italiani all’estero di Fratelli d’Italia. Si deve a lui soprattutto la legge dello stato che decretò il Giorno del Ricordo per le vittime delle foibe. Parla di “Vergogna eterna ai partigiani del negazionismo e dell’infamia”. Si dovrebbero associare tutti gli italiani.

La reazione dell’Amministrazione di Pescara non si è fatta attendere: l’Anpi ha nuovamente colto l’occasione per sposare quello “spirito di polemica e di visione politicizzata della storia”. Pazzesco che si debba “artatamente speculare” sulla vicenda di una giovane inizialmente incarcerata senza alcuna colpa dai partigiani comunisti titini. Poi stuprata per una notte da 17 aguzzini sul tavolaccio di una scuola e infine seviziata e gettata viva in una foiba. “Se non si comprende questo non si comprende nulla su un crimine, purtroppo non il solo, commesso non in una terra occupata, come si tenta di far credere, ma in Italia e su un’italiana”, ha tuonato il Comune.

Il sindaco di Pescara contro l’odio dell’Anpi

La giunta comunale di centrodestra ha infatti inaugurato in Piazza Italia a Pescara i “Giardini Norma Cossetto”: l’intitolazione dell’area verde antistante il municipio è avvenuta durante una cerimonia nel giorno dell’anniversario di morte della giovane italiana, a 77 anni dallo stupro di gruppo. L’iniziativa “Una Rosa per Norma” è stata  sostenuta dal sindaco Carlo Masci e dal presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli. “La sua non è una storia nella quale possono inserirsi a forza i ‘se’ e i ‘ma’. Innocente significa non avere nessuna colpa, tranne quella di essere italiana, di sentirsi tale, e di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Nell’Istria che tanto amava, terra di confine tra il mondo latino e quello slavo. Non esiste nessuna, e sottolineo nessuna, giustificazione per quello che ha dovuto subire. Non le è accaduto e non se l’è cercata: le è stato imposto con una violenza indicibile che ha molte matrici, oltre la inqualificabile bestialità umana; ideologica, nazionalista, politica, di puro odio. Un odio che si è espresso con sevizie, stupri, mutilazioni e omicidio. Non possiamo e non dobbiamo discutere di questo dopo 77 anni”

 

 

 

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