Ore in fila per i tamponi, esposto del Codacons: «È una tortura e i risultati arrivano tardissimo»

12 Ott 2020 9:00 - di Paolo Sturaro
Codacons

Sul caos tamponi che si sta registrando in Italia parte un esposto del Codacons alle Procure di Roma e Napoli. Sono infatti le città dove si registrano i più gravi problemi e disservizi a danno dei cittadini. «L’impennata dei casi Covid non solo sta mettendo in allarme l’intera popolazione ma fa registrare un nuovo allarme. C’è una vera e propria caccia al tampone da parte dei cittadini. Ha avuto inizio in concomitanza con la ripresa a pieno ritmo di attività produttive e dell’anno scolastico». Le persone che oggi decidono di sottoporsi al tampone devono subire disagi immensi, spiega il Codacons. «Le attese sono infinite e ci sono ritardi nella comunicazione degli esiti degli esami».

Condacons: tamponi, è caos da Nord a Sud

«Da nord a sud Italia il sistema appare in grave sofferenza. Ore in coda ai drive-in con stress e tempo perso». Non solo. «Attese fino a 6 giorni per avere il risultato dei test con conseguente obbligo per i sottoposti al tampone di restare chiusi in isolamento. I centralini telefonici sono in tilt, le regole cambiano con frequenza. Le informazioni non sono sempre chiare su dove andare e cosa fare. Tra le regioni più in difficoltà ci sono Lazio e Campania, con file fuori dalle strutture che arrivano anche a 10-12 ore», continua il Codacons.

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