Milano, immigrato marocchino rinchiude la moglie in casa e le vieta di usare telefono e social

9 Ott 2020 16:15 - di Greta Paolucci
Marocchino rinchiude la moglie in casa e la maltratta

Succede a Milano: il marito rinchiude la moglie in casa. La maltratta. Le vieta di usare telefono e social. L’aguzzino, arrestato dai carabinieri e risultato un pregiudicato per violenza domestica, è un immigrato marocchino, in Italia da diverso tempo. La vita di una donna residente nel Milanese con il compagno nordafricano, era diventata un inferno. Un incubo dal quale sembrava davvero impossibile uscire. L’uomo, infatti, un immigrato nordafricano 28enne, l’aveva praticamente rinchiusa in casa. Le vietava di uscire. Di disporre liberamente di account social e persino di usare il telefono. Isolandola e terrorizzandolo con insulti, maltrattamenti, minacce di morte continuamente reiterate.

Milano, marocchino rinchiude la moglie in casa, la maltratta e la minaccia

Un inferno quotidiano a cui solo due giorni fa hanno messo fine i carabinieri della Stazione di Melegnano che, individuato e rintracciato il 28enne marocchino, lo hanno arrestato. Ulteriori accertamenti del caso, peraltro, hanno appurato che l’uomo risultava colpito da un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Lodi su richiesta della Procura della Repubblica di Lodi per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Dunque, l’immigrato nordafricano pregiudicato ha messo in pratica la stessa condotta penalmente rilevante anche con la compagna vessata e soccorsa 48 ore fa. Il teatro dell’orrore era un appartamento di Melegnano dove, come riporta in queste ore il sito di Milano Today, «tra l’aprile 2019 e il settembre 2020, ha fatto ciò che meglio desiderava contro la sua ex compagna».

Le vieta di usare telefono e social a suon di insulti e minacce

Una casa divenuta una gabbia, dalla quale la donna non poteva uscire. Al cui interno non poteva intrattenersi al telefono o al computer. Intrecciare un dialogo di nessun tipo con nessuno. Pena, una serie insostenibile di ritorsioni fisiche e psicologiche. La donna però, forse alla disperazione, ha trovato il coraggio di denunciare ai carabinieri il suo aguzzino. E i militari lo hanno trovato. Le forze dell’ordine hanno rintracciato l’immigrato marocchino nei pressi di viale Europa a Carpiano, e lo hanno arrestato. Ora l’uomo è rinchiuso nella casa circondariale di Lodi. E nonostante la reclusione, ad oggi continua a poter godere di alcune libertà che alla sua compagna a piede libero (si fa per dire) non ha mai voluto concedere

 

 

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